Il centrocampista e capitano bianconero ha segnato la rete decisiva al “Penzo” per la qualificazione alla massima competizione europea
Adesso chiamatelo capitan Champions. Manuel Locatelli a venti minuti dalla fine scaccia fantasmi e paure, firma il 3-2 della liberazione a Venezia e marchia a fuoco la qualificazione della Signora nell’Europa che conta. Il centrocampista bianconero, tifosissimo della Juventus, ha fatto un regalo a se stesso, ai milioni di sostenitori juventini e anche al club, che adesso si ritrova almeno 50-60 milioni in più in cassa. Partita Loca al Penzo e Loca determinante, sommerso da Tudor, staff e compagni nei festeggiamenti in Laguna. “Siamo un gruppo che dà il massimo – sottolinea il capitano -. Qualcosa abbiamo sbagliato, è chiaro: ma la Champions era l’obiettivo e ce l’abbiamo fatta. Congratulazioni a tutti e anche al tecnico che ci ha dato una mano con entusiasmo. Sono fiero di aver tirato quel rigore, sembra di calciare la palla medica: sono il capitano era giusto che lo tirassi io”.
locatelli e il gol-champions per la juve
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Già, Locatelli nel momento più caldo della partita si è preso la responsabilità più grande. Altre volte, Manuel, ha lasciato il tiro agli attaccanti, ma questa non era una serata come le altre. Troppo determinante il momento. Un gesto da leader vero prim’ancora che da uomo con la fascia al braccio. Locatelli è andato sicuro e non ha lasciato scampo a Radu, il portiere del Venezia. Tiro forte, preciso: terzo gol su rigore in carriera a livello di Serie A. E subito dopo la gioia immensa condivisa insieme al popolo juventino presente al “Penzo”. La corsa di Manuel ad abbracciare i tifosi del settore bianconero passerà alla storia come la cartolina più bella di questa stagione e della qualificazione all’Europa che conta. Non sarà un bomber, Locatelli, ma stavolta si è presentato sul dischetto con la spietatezza dei killer. Due gol in campionato, uno contro la Roma e uno ieri sera a Venezia. Timbri che segnano la volata Champions.
juve, il peso di capitan locatelli
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Più che un gol, un manifesto di juventinità e anche un premio di fedeltà. Locatelli, a Torino dal primo anno dell’Allegri bis, ha sofferto più di altri per i risultati di questa stagione e ci ha quasi sempre messo la faccia. Ogni anno sembra il primo in partenza, ma dopo pochi allenamenti diventa intoccabile per gli allenatori e un motivo ci sarà. Igor Tudor si è affidato fin da subito al Loca ed è stato ripagato alla grande.
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