L’attaccante è stato tra i migliori del campionato. Da Milinkovic a Ricci, da Maripan a Vlasic, le basi per il domani
Al termine della partita contro la Roma, il presidente del Torino Urbano Cairo ha spiegato il suo punto di vista sulla rosa della squadra: “Abbiamo una buona ossatura, la base c’è, serviranno gli adeguati rinforzi estivi per fare sempre meglio”. Al netto delle valutazioni sulla guida tecnica e di quanto accadrà durante il mercato, si può provare a disegnare la mappa dei punti fermi nel gruppo granata, degli uomini che nella prossima stagione potranno essere dei riferimenti nella squadra. A iniziare da Che Adams, l’attaccante scozzese che nella prima stagione di Serie A ha segnato 9 gol — sfiorato le 10 del connazionale Denis Law nel 1961-62 — e ha dimostrato di meritare un futuro in granata, per applicazione e qualità tecniche.
Porta e difesa
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In porta Vanja Milinkovic Savic ha vissuto la stagione più importante della carriera, e non solo per i quattro rigori parati su sette in Serie A: quello del serbo è stato un campionato con tanti picchi positivi — è stato il migliore dei suoi in almeno 5 occasioni — e forse una sola caduta, quella che ha fruttato il vantaggio del Verona all’Olimpico Grande Torino. Davanti a lui, Guillermo Maripan è diventato un riferimento per tutta la difesa. Arrivato dal Monaco a fine agosto, dopo un primo periodo di adattamento è diventato la guida della linea a 4, giocando 22 partite consecutive per tutti i 90 minuti. A suo fianco c’è stato quasi sempre Saul Coco, positivo soprattutto in avvio di torneo — con due gol, contro Venezia e Lazio — anche se un po’ discontinuo nel girone di ritorno; in chiusura ha dato segnali di affidabilità Adam Masina, che in inverno aveva pagato il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4, ma che nel finale ha dimostrato di essere una risorsa. Positivo anche l’impatto di Cristiano Biraghi, arrivato a gennaio e sempre titolare sul lato sinistro della difesa, con un contributo importante in fase offensiva per cross e conclusioni. In più, un valore aggiunto potrebbe essere il 21enne Alessandro Dellavalle, che rientrerà dopo una buona stagione al Modena.
Mediana
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A centrocampo, Samuele Ricci e Cesare Casadei sono un investimento per il futuro. Il primo ha vissuto una stagione speciale, che l’ha portato a diventare capitano e a imporsi in Nazionale; il romagnolo, arrivato a gennaio, ha mostrato alcuni squarci del suo potenziale, tecnico e fisico: insieme costituiscono una mediana che può solo migliorare. Stesso discorso vale per Gvidas Gineitis, il giovane che forse è cresciuto di più negli ultimi mesi: tre gol, un sinistro da sfruttare, l’impressione di duttilità tattica e di un’attenzione estrema verso ciò che fa. Ilic e Tameze sono poi risorse da sfruttare.
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Verso l’attacco
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In chiave offensiva, il Torino può ripartire dalla buona stagione di Nikola Vlasic. Il croato ha segnato 5 gol, ha fatto 4 assist, ha mostrato giocate importanti e una grande voglia di lottare. La perla resterà il gol del pareggio nel derby contro la Juventus, simbolo di una ritrovata fiducia nel proprio potenziale e nel proprio piede. Positivo anche Valentino Lazaro, soprattutto da quando è stato schierato con continuità a destra: è un esterno vero, e sebbene non abbia ancora segnato in granata, fornisce una quantità di assist — 7 in questa Serie A — e di lavoro che potranno essere sfruttati. Ai box poi si preparano Duvan Zapata e Alieu Njie: il capitano e il giovane svedese lavorano al Filadelfia per farsi trovare pronti per il ritiro.
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