Chivu al Parma, l’analisi tattica e di gestione del nuovo allenatore dell’Inter

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Arrivato con la squadra terzultima, l’ha salvata all’ultima giornata. Ha individuato i problemi e li ha risolti. Ha capito quali potevano essere i suoi giocatori chiave e ci ha costruito la squadra attorno. Principi applicabili anche all’Inter?

Cristian Chivu ha fatto 13 e, come premio, ha vinto la panchina dell’Inter. Già, perché gli sono bastate le 13 partite in cui ha guidato il Parma in Serie A per guadagnarsi il trono. Percorso fulmineo, neanche il re della velocità Usain Bolt avrebbe saputo fare meglio. Al netto del rifiuto incassato da Fabregas (e dal Como) e di altri sondaggi che i dirigenti dell’Inter avranno sicuramente compiuto nelle ultime ore, proviamo a scoprire che cosa li ha colpiti di Chivu e del suo modo di allenare e di guidare un gruppo. Tredici partite, si diceva. Chivu è sbarcato a Parma a metà febbraio, martedì 18 per la precisione. Il club del presidente Kyle Krause lo ha chiamato per sostituire Fabio Pecchia dopo la sconfitta interna contro la Roma: gli emiliani, a quel punto, erano scivolati al terz’ultimo posto. L’obiettivo era centrare la salvezza, non importava come. Chivu è riuscito a raggiungere il traguardo all’ultima giornata, andando a vincere in rimonta a Bergamo (dallo 0-2 del primo tempo al 3-2 della ripresa). 

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