Alisha Lehmann balla e sorride per festa scudetto Juve Women

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Dalla Lehmann, come dal compagno Douglas Luiz, la Juve si aspettava di più sul campo. Ma lo scudetto l’ha vinto e ha festeggiato, beccata dagli haters per eccesso di protagonismo. Forse perché bionda, brava, bella e la sua allegria disturba i frustrati

Luigi Garlando

Giornalista

In un’eventuale discussione di coppia, Alisha Lehmann, attaccante della Juventus Women, potrebbe rivendicare a Douglas Luiz, centrocampista della Juve: “Sono io che porto a casa lo scudetto”. Sono arrivati entrambi dall’Aston Villa l’estate scorsa. Douglas, reduce da un’ottima stagione in Premier, è costato 50 milioni; Alisha, nazionale svizzera, è sbarcata preceduta da una poderosa fama social: 17 milioni di follower Instagram (più di Federer), 10 su TikTok. La influencer sportiva più seguita al mondo.

la festa scudetto

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Coppia glamour di grandi ambizioni che la stagione purtroppo ha frustrato. Il brasiliano è rimasto ai margini del progetto tecnico di cui doveva essere il faro: 16 presenze in campionato, 0 gol, 0 assist. Riserva anche Alisha (15 presenze), ma con 2 gol ha contribuito allo scudetto. Gli immancabili haters le hanno rimproverato eccessi di protagonismo nella festa scudetto, in rapporto ai meriti di campo. Ma perché? Alisha non guadagna più delle altre, ha lavorato come le altre, non ha mai preteso la maglia. Portandosi dietro il suo popolo social, ha fatto impennare i numeri di @juventuswomen. L’esplosione di gioia nella festa scudetto era la conferma dello spirito di squadra, senza divismi. Perché allora? Forse perché bionda, brava, bella e la sua allegria disturba i frustrati. A volte viene il sospetto che a governare l’universo social, popolato da odiatori, sia Jorge da Burgos, il monaco cieco de “Il nome della rosa” che condanna le risate e l’allegria.



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