Roma-Athletic, Dybala a Marca: “Ranieri mi ha fatto rinascere. Futuro, non ci penso”

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L’attaccante argentino a Marca prima della sfida di Europa League con l’Athletic Bilbao: “Quello che si prova all’Olimpico succede solo ad Anfield e in pochi altri stadi, molto curioso del ritorno al San Mamès”

Francesco Balzani

Collaboratore

“L’Olimpico come Anfield” e una gran voglia di vincere un trofeo nella capitale. Paulo Dybala si racconta a poche ore dalla sfida bollente contro Nico Williams. Stasera in Roma-Athletic gli occhi saranno soprattutto puntati su loro due. L’argentino, intervistato da Marca, non si nasconde: “Servirà una Roma aggressiva e con tanta voglia. Giocare all’Olimpico è importante, ci stimola in ogni partita. Inviterei chiunque non lo conoscesse a venire. Ciò che si vive qui è possibile percepirlo solo ad Anfield e in pochi altri stadi. È sempre pieno e anche solo sentire l’inno all’inizio ti regala una magia incredibile. L’Athletic si è già dimostrato forte nella gara pareggiata a settembre ma spero che questo volta sia diverso”. 

Per Dybala la sfida alle squadre spagnole ha sempre un sapore particolare e ha portato diverse gioie: dalla doppietta al Barça in maglia Juve al gol in finale con il Siviglia nonostante l’epilogo drammatico. “Adoro la Liga, la guardo molto in tv – ammette Paulo-. Quest’anno è un campionato molto bello e competitivo, e mi sarebbe sempre piaciuto giocare lì, ma sono in Italia da molti anni ormai. Poi non si sa mai cosa può accadere in futuro. Sono molto curioso di giocare al San Mamés al ritorno. Tutti parlano molto bene di questo stadio, perché i tifosi si fa davvero sentire. In attacco poi sono una squadra veloce e pericolosa ma siamo preparati. Speriamo che i fratelli Williams non siano nella loro serata migliore”. 

LA RINASCITA

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Di sicuro è nel momento migliore della stagione (mia volendo allargare lo spettro lo è negli ultimi tre anni) proprio lo stesso Dybala che ha giocato 31 partite sulle 35 a disposizione impreziosendole con 8 gol e 6 assist. L’argentino non fatica a trovare il responsabile. “I meriti sono in gran parte del mister Ranieri – ha ribadito – Quando è arrivato, era un periodo difficile, con molti cambiamenti interni ed esterni nella squadra, era tutto incerto. Ci ha tranquillizzati facendo le cose semplici, conosce benissimo la piazza di Roma e la sua straordinaria motivazione fa la differenza”. Poi entra nel dettaglio della sua, di rinascita. “Mi lascia molto libero in campo. A volte ovviamente mi chiede aiuto per gestire il risultato e aiutare la difesa ma in attacco sono libero di occupare i punti deboli dell’avversario. Il mister sa che a volte interpreto la partita in modo diverso e mi dà l’opportunità di farlo. Mi sento bene e questo è fondamentale per il finale di stagione”. 

IL FUTURO

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Infine la Joya tratta il tema del futuro. Il rinnovo automatico è scattata anche se a fine stagione il contratto potrebbe essere allungato con una spalmatura dell’ingaggio. Discorsi prematuri per l’ex juventino. “Ci sono sempre tante notizie su di me, ormai sono abituato. Solo io conosco la verità e questo mi rassicura. Non penso al mio futuro in questo momento. Mi piacerebbe portare un trofeo alla Roma. Non so se siamo i favoriti in assoluto per l’Europa League ma so che possiamo dire la nostra fino alla fine. La sfida contro l’Athletic ci dirà se siamo favoriti o meno. Lo scudetto? La Roma ha vinto solo tre scudetti nella storia perché il calcio italiano è sempre molto difficile ed equilibrato, come si può vedere anche in questa stagione. Vincere lo scudetto è difficile ma non impossibile e mi piacerebbe lasciare un bel ricordo, un trofeo, quando non giocherò più nella Roma. Oggi però abbiamo l’Athletic e pensiamo solo a questo, oltre al tentativo di conquistare la qualificazione alla prossima Champions League”.



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