Il 25% dei gol dei biancocelesti è arrivato nei minuti finali: non può essere un caso. La squadra di Baroni cerca il successo anche quando ottenerlo sembra più impossibile che improbabile
Carattere. E forse non rende nemmeno l’idea. La Lazio di Marco Baroni non molla mai. Crede nella vittoria, la cerca, anche quando ottenerla sembra più impossibile che improbabile. È successo domenica sera, a Milano, quando, reagendo all’1-1 di Chukwueze, arrivato a cinque minuti dal 90’, i biancocelesti si sono riversati in avanti conquistando un rigore poi realizzato da Pedro al 98’. È accaduto di nuovo ieri sera: di nuovo in trasferta (in Repubblica Ceca), di nuovo in pieno recupero (98’), questa volta in Europa League, questa volta addirittura in doppia inferiorità numerica. Sul campo del Viktoria Plzen, senza gli espulsi Rovella e Gigot, a decidere l’andata degli ottavi di Europa League è il gol, la perla, di Isaksen.
orgoglio
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Su 71 gol stagionali la Lazio ne ha segnati ben 18 dall’80’ in poi. Vale a dire il 25% del totale. Difficile sia un caso. Viktoria Plzen, Milan, Porto, Napoli: spesso gli acuti negli ultimi minuti hanno anche fruttato punti importanti. La gara in Repubblica Ceca ha ricordato quella che i biancocelesti riuscirono a vincere, in 10 contro 11, contro il Cesena nel 2012. Quella sera la Lazio era sotto di due gol, oltre che di un uomo. Riprese la partita imponendosi incredibilmente per 3-2. In Europa, però, una vittoria come quella col Viktoria, non ha precedenti per i biancocelesti, che, fra l’altro, non vincevano l’andata degli ottavi di una competizione internazionale in trasferta dal 2013 (a Stoccarda).
recuperi
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Nella gara di ritorno con il Viktoria Plzen non ci saranno Rovella e Gigot, squalificati, ma tornerà a disposizione Zaccagni (fermo a causa di problema al polpaccio). Sono in via di recupero anche Dele-Bashiru (distorsione alla caviglia con interessamento dei legamenti) e Castellanos (out da metà febbraio per una lesione all’adduttore della coscia sinistra). Vecino, che ha giocato sia col Milan che col Viktoria, è ormai a disposizione dopo tre mesi di stop. L’infermeria, insomma, si sta svuotando. Nel frattempo la Lazio mostra carattere. Perfino in 9.
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