Psg-Inter, a Monaco 40.000 interisti. Allarme ultras

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Saranno tantissimi i sostenitori nerazzurri anche senza biglietto. Allarme scontri, la polizia tedesca rafforza i controlli

Marco Fallisi

Giornalista

“Per tutti quei chilometri che ho fatto per te, Internazionale devi vincere” canta, e canterà a Monaco, la gente dell’Inter. Ecco, quei chilometri, in questa Champions, arrivano più o meno a 9.500 e si trascinano dietro giorni di ferie e di permessi, più svariate migliaia di euro spesi tra voli, hotel, pasti, biglietti: una fetta di vita per l’Inter, una dichiarazione d’amore in eurovisione. Il grande viaggio è iniziato a Manchester, nello stadio della squadra che aveva battuto Lautaro e compagni a un passo dal sogno due anni fa a Istanbul, e si concluderà a Monaco, nello stadio di quel Bayern contro cui l’Inter si è presa l’ultima Champions della sua storia: logico che all’ultima tappa abbiano voluto essere presenti in tantissimi.

invasione

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Perché i 18mila biglietti per la finale distribuiti dall’Inter ai propri tifosi non rendono l’idea dell’onda nerazzurra che si prepara a invadere Monaco: tra chi sarà allo stadio — anche in settori diversi da quello appositamente dedicato agli interisti — e chi si presenterà in Baviera senza biglietto, si potrà toccare quota 40mila. L’esodo è cominciato oggi e per raggiungere Monaco ci si muove con tutti i mezzi di trasporto: aereo, auto — gettonatissima da Milano perché il tragitto è sostenibile, meno di sei ore —, pullman e treno. Quel che è certo è in città si parlerà italiano. Un’analisi condotta dalla piattaforma Trainline sui viaggi prenotati per Monaco tra oggi e domani ha evidenziato un forte incremento della domanda rispetto alla settimana precedente: i passeggeri provenienti dall’Italia sono aumentati del 300%.

attesa

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L’Allianz Arena sarà al centro di tutto, ovviamente, ma chi è diretto a Monaco con la sciarpa nerazzurra al collo ha preso nota degli altri luoghi chiave da visitare. In zona Schwabinger Tor, ad esempio, è prevedibile un certo affollamento: qui alloggerà l’Inter, in un hotel diverso da quello che aveva ospitato Inzaghi e i suoi nei quarti contro il Bayern, e qui si riverseranno presumibilmente i tifosi per salutare la squadra. Il punto di ritrovo del club per i suoi sostenitori invece si trova in Odeonsplatz, una piazza del centro: il Fan Meeting Point sarà aperto dalle 11 alle 16 di domani e intratterrà con musica dal vivo, il saluto di Ligabue e la presenza di Legend come Vieri, Pandev, Julio Cesar, Cordoba e Galante.

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Le giornate di oggi e domani saranno monitorate con la massima attenzione dalle autorità tedesche: Psg-Inter è considerata partita ad alto rischio, saranno schierati circa 2mila agenti. A fornire supporto, la polizia antisommossa bavarese e agenti provenienti da Italia e Francia, su richiesta delle autorità tedesche. Rinforzati anche i controlli alle frontiere. Tutti gli ultras dell’Inter, anche quelli rimasti senza biglietto, andranno a Monaco con i gemellati del Nizza, storici rivali degli ultras del Psg: saranno migliaia. Come i parigini: circa 2mila ultras troveranno posto nel settore dedicato ai tifosi del Psg (anche per loro 18mila biglietti). Ma in Francia si teme che alla CUP, la curva ultras del Psg antifascista e antirazzista, si uniscano gruppi indipendenti (e non riconosciuti) considerati più violenti. Con i francesi saranno presenti anche ultras napoletani, come già accaduto in semifinale con l’Arsenal. E l’allarme è d’obbligo, visti i trascorsi tra interisti e napoletani che nel 2018 portarono alla morte del capo ultrà del Varese Daniele Belardinelli durante gli incidenti di San Siro prima di Inter-Napoli.



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