Premio Bearzot 2025 a Gian Piero Gasperini

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Al tecnico dell’Atalanta il riconoscimento promosso dall’Unione Sportiva Acli insieme alla Figc: “Sento di condividerlo con tutto il mio staff, con i miei giocatori, con il mio club e con Bergamo e i tifosi della Dea”. All’arbitro Colombo il premio Stefano Farina, a Elisa Chiari di Famiglia Cristiana quello alla memoria di Gian Paolo Ormezzano

Elisabetta Esposito

Giornalista

I risultati, sempre meno sorprendenti ma sempre di assoluto valore, dell’Atalanta hanno portato Gian Piero Gasperini a conquistare la XIV edizione del Premio Nazionale Enzo Bearzot, riconoscimento promosso dall’Unione Sportiva Acli insieme alla Figc che ha visto l’annuncio del vincitore questo pomeriggio in via Allegri. La motivazione della giuria, presieduta dal numero uno dell’US Acli, Damiano Lembo, e da quello della Figc, Gabriele Gravina, è chiara: “Gasperini è da molti anni sinonimo di bel gioco e risultati, non facendo mai venire meno serietà del carattere, vocazione didattica e senso del gruppo. Tutte caratteristiche, queste, che lo accomunano ad Enzo Bearzot”. Gasperini succede a Simone Inzaghi e ricevirà il riconoscimento il 24 marzo al Salone d’Onore del Coni. 

premio condiviso

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“Ringrazio di cuore per questo prestigioso riconoscimento intitolato a un grande allenatore e a uno straordinario uomo di sport – ha detto Gasperini -. È un premio che sento di condividere con tutto il mio staff, ma anche evidentemente con i miei giocatori, con il mio club e con Bergamo e i tifosi dell’Atalanta che hanno contribuito negli anni al raggiungimento di questi gratificanti riconoscimenti”. 

per i giovani

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Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha commentato così la scelta del tecnico della Dea: “La continuità di risultati culminata con lo storico successo in Europa League e la sua straordinaria capacità nella valorizzazione dei giovani, per cui tutti il calcio italiano deve ringraziarlo, sono i principali motivi della scelta di Gasperini. Ha trasformato tantissimi talenti in veri e propri campioni. In particolare, apprezzo di lui la sua formazione approfondita, la sua dedizione quasi maniacale e la sua tenacia incrollabile. È maturato attraverso anni di gavetta e si è affermato solo grazie al suo lavoro, e in questo ci vedo una bella similitudine con Bearzot”.

gli altri premi

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Da quest’anno il Premio Bearzot si arricchisce della presenza di un riconoscimento ai giornalisti, dedicato alla memoria di Gian Paolo Ormezzano, assegnato all’unanimità a Elisa Chiari di Famiglia Cristiana. Dall’edizione 2018 il Premio viene anche accompagnato dal premio alla memoria di Stefano Farina, l’arbitro scomparso il 23 maggio del 2017, assegnato quest’anno ad Andrea Colombo della sezione di Como. Ad annunciarlo il numero uno dell’Aia, Antonio Zappi. Il nuovo presidente ha parlato anche del momento difficile degli arbitri: “Soddisfatti? Ovviamente no, non si può imputare al mondo arbitrale l’aver applicato un protocollo. Se l’Ifab lo modificherà, noi ci adegueremo ben volentieri. L’uniformità? È un concetto difficile da applicare, noi ci sforziamo per ridurre le zone grige, ovvero quelle soggette a interpretazione. Noi siamo molto aperti a qualsiasi sperimentazione. L’episodio di Bastoni? Sì, il pallone era uscito, ma chi sta sul terreno di gioco può capire perché io non sia così categorico, Bastoni copriva con il corpo la visuale di La Penna, mentre l’assistente era dall’altra parte”.



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