Pisa, Pippo Inzaghi vuole garanzie. Intanto il Palermo studia un’offerta

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L’allenatore vuole avere certezze sulla nuova squadra altrimenti sarà divorzio. E il City Group è pronto a farsi avanti

Nicola Binda

Giornalista

L’esperienza insegna. Pippo Inzaghi non è solo diventato una certezza per provare a vincere la Serie B, ma ha già ben capito cosa significa affrontare la Serie A. Per questo a oggi la sua conferma sulla panchina del Pisa non è ancora certa. Anzi, dal giorno della promozione in poi il distacco si è via via fatto più marcato. Non è detto che questo porti alla rottura definitiva, di certo il tecnico ha messo sul piatto le condizioni necessarie per andare avanti insieme, altrimenti si deciderà in maniera consensuale di separarsi. E di sicuro Inzaghi non resterà per strada: chi vuole vincere la Serie B sa che con lui o ci riesce o ci va molto vicino, e il Palermo ha alzato le antenne. Con un vantaggio: il City Group alle spalle. I fatti lo dimostrano: chi sale dalla B o ha una proprietà tipo Como, oppure fa fatica a salvarsi. 

la proprietà

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Per questo il Pisa ha in corso profonde riflessioni. Alex Knaster, il proprietario del club, non si vorrebbe porre il problema: Inzaghi ha un contratto, Inzaghi ci ha portato in Serie A, Inzaghi rimane. Già, però il tecnico ha chiesto garanzie tecniche ben precise. Il presidente Corrado sta mediando valutando i due aspetti: è evidente che per cercare di salvarti in Serie A bisogna alzare il livello tecnico della squadra, ma è anche chiaro che in caso di retrocessione non bisognerà ritrovarsi con un fardello economico sulle spalle difficile da smaltire. Prima che Inzaghi lasci l’Italia e parta per le vacanze alle Baleari, le parti si rivedranno di sicuro per capire quali sono le intenzioni. Se il tecnico – scottato all’esperienza di Benevento dopo la trionfale promozione del 2020 – avrà le garanzie necessarie, non avrà problemi a restare. Altrimenti scatterà il piano B, sia per lui che per la società. 

la piazza

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In mezzo ci sono i tifosi, entusiasti per il ritorno in Serie A dopo 34 anni e caricati sin dall’inizio della stagione dalla scelta di Inzaghi. Un divorzio lascerebbe un po’ di amarezza, ma in questi anni la proprietà del Pisa ha dimostrato di saper fare valutazioni appropriate e quindi un certo credito davanti alla piazza se lo è meritato. Se sarà divorzio, in ogni caso, sarà solo per quel motivo. Non di certo per una forzatura del Palermo, che per mentalità non intende scendere a scontri di mercato con altri club. Il City Group con i suoi manager entrerà in scena soltanto dopo l’eventuale rottura tra il Pisa e Inzaghi. 

alternative

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Il nome di Pippo è il primo della lista per il Palermo. Il City Group è ancora convinto della scelta di Dionisi (ha altri due anni di contratto), ma in realtà sa che non può ripresentarlo alla piazza. Così, cercando un’alternativa di valore, il primo nome fatto è stato quello di Inzaghi. Ma non è stato l’unico. Anche quelli dei finalisti playoff D’Angelo e Stroppa sono graditi, come quello di Alberto Gilardino. Che però, in caso di cambio a Pisa, è uno dei papabili più seri per il dopo-Inzaghi.



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