Rispetto a 2-3 settimane fa, l’attaccante appare un po’ più lontano da Torino. Il suo destino è legato a quello del serbo e l’accelerata per David ha rimescolato le carte
Rischia di complicarsi non poco lo scenario attorno a Kolo Muani nelle dinamiche del mercato della Juventus. L’attaccante da tempo ha espresso la volontà di rimanere a Torino, i club ne hanno parlato e lo stesso Damien Comolli (nel corso della sua prestazione) aveva ammesso come ci fosse fiducia sulla possibilità di trattenerlo. Bisogna fare i conti però con le esigenze del PSG, con la concorrenza e con i tempi che la Juve deve cavalcare per non rimanere indietro nella sua strategia. E così, rispetto a 2-3 settimane fa, l’attaccante appare un po’ più lontano da Torino e meno certo di tornarci: a meno di nuovi capovolgimenti.
contesto
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Kolo Muani pesa sul bilancio del PSG per 57 milioni, a fronte dei 90 investiti per acquistarlo due anni fa. La Juve lo ha preso a gennaio in prestito pagando lo stipendio rimanente fino al termine della stagione (4 milioni e mezzo circa lordi) chiudendo l’operazione a 5,6 milioni con le commissioni comprese: l’attaccante guadagna 5 milioni netti a stagione, di conseguenza ha un costo azienda lordo di circa 9 milioni. PSG e Juve hanno parlato della possibilità di rinnovare il prestito alle stesse condizioni attuali (la spesa per la Juve andrebbe a raddoppiarsi, per effetto naturale dell’ingaggio da pagare per tutto l’anno) per darsi appuntamento all’estate 2026 per discutere dell’acquisizione definitiva in favore del club italiano: a quel punto il costo a bilancio residuo del calciatore sarà calato fino ai 38 milioni e il PSG sarebbe disposto a trattarlo attorno ai 40.
volontà
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La Juve fin qui ha puntato sulla volontà del calciatore di restare a Torino: in Serie A ha avuto un buon impatto e Tudor lo apprezzato abbastanza in questi mesi, anche se Kolo Muani non è stato sempre impeccabile e proprio sul fattore della discontinuità di rendimento si sono soffermate le riflessioni interne al club. L’idea maturata alla Continassa è quella di riservarsi solo il diritto di riscatto sul giocatore e non impegnarsi sull’obbligo di acquisizione: aspetto che il PSG non accetta – almeno fino a questo momento – perché è convinto che possa riposizionare sul mercato l’attaccante da subito, soprattutto in Premier League sulla sponda Chelsea. A Torino fin qui hanno retto la pressione dei francesi e gestito cordialmente i rapporti con l’entourage di Kolo Muani, che lavora per trovare una soluzione alla permanenza per volontà del proprio assistito.
tempi
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Nel frattempo, però, lo scenario è cambiato improvvisamente e rischia di compromettere anche i rapporti. La Juve ha dovuto forzare la chiusura dell’affare David non volendo perdere l’opportunità di puntare sul parametro zero in uscita dal Lille, di conseguenza in questo momento non ha spazio per incasellare Kolo Muani dal punto di vista economico. Dopo aver garantito lo stipendio da 6 milioni più 2 di bonus al canadese, il futuro del francese è legato a quello di Vlahovic: fuori dai piani ma ancora sul conto della Juve che non ha alcuna certezza di liberarsene. Con la cessione del serbo (che per la stagione entrante ha un accordo di 12 milioni tra parte fissa e bonus) la Juve avrebbe di nuovo margine per un secondo attaccante, ma i tempi potrebbero a quel punto annodarsi ad altre occasioni come Osimhen: lo scenario per Kolo Muani può cambiare ancora.
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