L’argentino è il fulcro. Recuperano Ndoye e Holm. Serve il miglior Odgaard per le sfide col Milan
Gestione, turnover, occhi della tigre oppure no, stato di forma, acciacchi vari, recuperi più che possibili e rientri quasi certi: Vincenzo Italiano gioca da ieri su due tavoli, perché ci sarà il Milan-1 nella gara di venerdì e poi arriverà il Milan-2 in finale di Coppa Italia mercoledì prossimo. Gara uno e Gara due vedranno inevitabilmente due Bologna diversi: ipotizzabili ma non sicuri, per ora, perché mancano due giorni a un appuntamento e una settimana all’altro, quindi verranno “ascoltati” tutti i sussurri dei fisici del calciatori, oltre ai test atletici sempre presenti e “in progress”.
Ndoye e Holm
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Nel decidere come affrontare una partita e l’altra, Vincenzo Italiano dovrà capire come staranno 4 elementi soprattutto: due devono proprio rientrare, gli altri “combattono” con acciacchi nelle ultime settimane e quindi per forza di cose la gestione diventerà basilare. I rientri da calendarizzare, forse già per qualche minuto, giusto per riprendere la gamba, sono quelli inerenti a Dan Ndoye ed Emil Holm: entrambi con problemi muscolari ma è stato lo stesso Italiano a far capire — prima di Bologna-Juventus — che i due “torneranno presto”. Ieri c’è stato ancora un lavoro a parte: fondamentale è accelerare senza rischiare e quindi – a meno di sorprese – entrambi faranno parte degli undici che affronteranno il Milan mercoledì nella finalissima, mentre nella gara di campionato saranno subentranti.
Castro e Odgaard
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Poi, l’attenzione andrà indirizzata su Jens Odgaard e Santiago Castro: il primo convive da qualche tempo con un problema muscolare, il secondo ha sempre addosso gli strascichi di quel pestone al piede ricevuto durante la convocazione con l’Argentina. Odgaard si riposerà probabilmente nella gara di venerdì e Italiano farà spazio più a Fabbian che a Ferguson. Per quel che riguarda Castro, sono 50 i minuti giocati nelle ultime cinque gare, proprio per far sì che quel dolore al piede – che rischia di farlo anche correre male e con rischi muscolari – non aumenti o crei problemi. In tutto questo, quindi, la parola chiave è: gestione. Sia il danese che l’argentino saranno preservati il più possibile per la finale del 14 maggio ma non è da escludere, vista l’importanza della gara di campionato, che possano alzare il proprio minutaggio (soprattutto l’argentino) venerdì.
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Dallinga di Coppa?
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Ma attenzione, perché poi Italiano è abituato a sorprendere: Dallinga è il bomber delle coppe (3 gol all’Empoli, uno al Borussia), in Champions ha cominciato le partite 4 volte, in Coppa Italia 3 volte su 4. Solo Italiano, all’inizio della prossima settimana, si darà la risposta giusta.
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