Gimenez-Milan: operazione recupero con Allegri

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La società punta sul riscatto dell’ex Feyenoord che non vuole sprecare la seconda chance: per il tecnico può essere un Milan d’attacco

Alessandra Gozzini

Giornalista

Santi subito non ha funzionato, ma con un po’ di esperienza in più e Allegri in panchina potrebbe tornare il centravanti su cui il club ha investito trenta milioni: Santi sta per Santiago Gimenez, attaccante che nell’inverno scorso doveva risollevare le sorti rossonere. L’impatto è stato positivo, un assist con la Roma e un gran gol all’Empoli, poi però ha iniziato a mancare la porta e trovare sempre di più la panchina. Intanto il Milan cercava nuovi gol da Jovic e Abraham, che nel frattempo hanno liberato l’area: la possibilità di rinnovo automatico del contratto non è stata esercitata dalla società, che dunque lascia libero Luka di trovarsi una nuova sistemazione. Tammy è invece rientrato alla Roma, che lo aveva ceduto in prestito: al momento senza che ci sia l’intenzione di riattivare il canale.

rendimento

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Così, non solo perché l’unica punta in rosa, Gimenez si prepara al rilancio: un altro attaccante arriverà, alternativa o co-titolare, ma intanto è Santi a prendere posto in avanti. Allegri ha espresso la sua curiosità: vuole vederlo personalmente all’opera prima di emettere un giudizio. Max ci si dedicherà con cura: non ha indicato il dischetto del rigore, intendendo di aver bisogno di un nuovo 9 dal mercato, al contrario accoglierà Gimenez con massima disponibilità, cercando prima da lui i gol del futuro. Anche per il club Santi merita di avere tempo e almeno un’estate di lavoro per potersi mostrare nelle migliori condizioni. Del resto – è la riflessione della società – Santiago resta un attaccante del 2001, con sei gol realizzati nei primi cinque, turbolenti, mesi rossoneri. Aveva convinto il Milan a investire su di lui per la produzione offensiva con il Feyenoord: 65 gol in 105 partite. Otto reti in 11 gare di Champions League, una in maglia rossonera, sette da centravanti olandese: rendimento che non può essere casuale. Come il fatto che Santi fosse nel mirino di altri grandi club e che il Milan avesse scavalcato la concorrenza nel tentativo di acciuffare uno dei primi quattro posti dell’ultima classifica, tentativo poi fallito. Giusto però concedergli una seconda chance, in un contesto più sereno e con meno pressioni.

fianco

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Dopo gli impegni con la nazionale messicana dei giorni scorsi, Gimenez si dedicherà alle vacanze e poi si unirà al ritiro rossonero con qualche giorno di ritardo rispetto ai compagni. Lo stesso che succederà con gli altri nazionali: Santi perderà solo i primi giorni di preparazione, pronto ad attivarsi in fretta una volta che sarà parte del gruppo. Non come nella sua prima stagione rossonera, iniziata con sei mesi di ritardo rispetto al resto della squadra: gli era stato chiesto di inserirsi a metà campionato, imparare in fretta le nuove dinamiche e trascinare un Milan in difficoltà. Troppo. Santi ce l’ha fatta all’inizio, spinto dall’entusiasmo dell’arrivo, poi invece è stato frenato dal peso dalle responsabilità: il nuovo inizio sarà una ripartenza a tutti gli effetti. Con il vantaggio di un periodo di ambientamento ormai superato e con compagni d’attacco che ha iniziato a conoscere: Leao e Pulisic saranno ancora al suo fianco.



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