McTominay ha bisogno di rifiatare e Lobotka non è ancora pronto: contro l’Udinese potrebbe toccare a un talento arrivato troppo tardi in serie A
Antonio Vergara è la carta che Antonio Conte potrebbe giocarsi in Udinese–Napoli per dare un po’ di respiro a Scott McTominay: considerato ancora un giovane nel panorama del calcio italiano, il quasi 23enne prodotto del vivaio azzurro è più vecchio di talenti come Florian Wirtz del Liverpool o Antonio Nusa del Lipsia.
Napoli, Vergara per dare respiro a McTominay
Nella sconfitta del Napoli in casa del Benfica è stato evidente il calo atletico di Scott McTominay, che solo tre giorni prima aveva dominato insieme a Eljif Elmas il centrocampo nella partita vinta dagli azzurri contro la Juventus. D’altra parte, a causa degli infortuni che hanno colpito il reparto mediano del Napoli, lo scozzese era alla ottava partita di fila da titolare e alla quinta consecutiva giocata per intero. McT ha dunque bisogno di rifiatare, mentre Stanislav Lobotka non è ancora recuperato: per questo motivo domenica contro l’Udinese Antonio Conte potrebbe schierare un’inedita coppia di centrocampo per il campionato, formata da Elmas e Antonio Vergara, centrocampista classe 2003 a cui il tecnico ha concesso finora solo qualche spezzone di gara, schierandolo titolare esclusivamente nel match di Coppa Italia vinto ai rigori contro Cagliari.
Vergara, un “giovane” per Conte
Negli 89’ minuti giocati finora (di cui 5’ in serie A e 10’ in Champions League), Vergara ha però mostrato interessanti doti tecniche – col suo sinistro ha pennellato l’assist per Lorenzo Lucca in Coppa Italia – e soprattutto grande personalità. Oltre a una certa duttilità: Vergara sarebbe un trequartista o in alternativa un interno con attitudini offensive, ma Conte gli ha quasi sempre chiesto di agire da centrocampista puro. Il tecnico ha definito Vergara “un giocatore giovane”, imitato spesso anche da opinionisti e addetti ai lavori. Un’abitudine che, di fatto, fotografa una delle storture tipiche del calcio italiano.
Più vecchio di Wirtz e Nusa
Il prossimo 16 gennaio, infatti, Vergara compirà 23 anni, età che nel calcio europeo viene di fatto ritenuta quella dell’inizio del percorso di maturazione di un giocatore. Per capirci, Vergara è più vecchio di qualche mese rispetto a Florian Wirtz, il talento di maggio 2003 pagato dal Liverpool oltre 135 milioni di euro, e un anno più anziano di Antonio Nusa, l’esterno norvegese del Lipsia a cui anche il Napoli si è interessato nei mesi scorsi.
Mentre in Italia si definisce Vergara “un giovane”, in Champions League hanno già debuttato un gran numero di 2008, come Lennart Karl, il centrocampista lanciato dal Bayern Monaco che ha già segnato 2 gol in Europa. A novembre l’Arsenal ha lanciato addirittura Max Dowman, 15 anni.
La fortuna di Vergara
Ora Vergara non avrà lo stesso talento di Nusa o Karl, ma nella sua ancora breve carriera ha già dimostrato di avere talento. Dopo il un campionato di C da titolare a 19 anni alla Pro Vercelli (3 gol e 4 assist) ha vissuto un ottimo biennio in B alla Reggiana, chiuso nella passata stagione da un campionato da 5 gol e 6 assist. In estate il Napoli ha scelto di tenerlo, pur sapendo che sarebbe finito ai margini delle rotazioni di Conte: senza l’eccezionale numero degli infortuni in casa azzurra, difficilmente Vergara avrebbe potuto nutrire la speranza di partire titolare domenica contro l’Udinese. Il caso, dunque, gli offre l’opportunità di ritagliarsi uno spazio nel Napoli in lotta per lo scudetto: una fortuna, quella di Vergara, ormai rara per i giovani – o presunti tali – del calcio italiano.

