Venezia, Di Francesco: “Il Como ha atteggiamento e mentalità da big”

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L’allenatore degli arancioneroverdi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con la squadra di Cesc Fabregas

Il Venezia è ospite domani alle 15 del Como di Cesc Fabregas. Dopo il pareggio con l’Atalanta, il tecnico Eusebio Di Francesco presenta così la gara del Sinigaglia in conferenza stampa: “Che differenza c’è tra affrontare le grandi e avversarie come il Como? La metterei vicino, non per i punti, ma per i valori, con le big, per le prospettive, per il mercato, per i giocatori che hanno preso, per le idee dell’allenatore e la forte identità che ha. Ha giovani, ma giovani maturi. Ha l’atteggiamento e la mentalità di una big. Cosa serve ora? Serve poco, una scintilla. In allenamento la vedo, va riportata in partita, anche negli ultimi 20 metri. Dico ai miei di liberarsi del peso che hanno, delle paure. Sono convinto che la squadra stia crescendo, abbiamo avuto delle opportunità anche a Bergamo pur con un avversario forte”.

Venezia, Di Francesco prima del Como

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“Chi rientrerà? Abbiamo recuperato quasi tutti – spiega l’allenatore arancioneroverde -, è rientrato anche Sagrado a lavorare con noi per la prima volta. Ha preso una botta al naso Fila, ma è a disposizione e può giocare con una mascherina. E’ rientrato anche Zampano, siamo tanti ora e ho delle scelte. Anche Haps e Sverko recuperati? Solo Sverko e Sagrado sono da valutare per la prossima settimana.

Se voglio rifare come con il Sassuolo? Me lo auguro, manca quel qualcosa in più per fare quel salto di qualità. Perché no? I ragazzi ci devono credere, noi anche. E’ una partita che diventa determinante. Abbiamo raccolto punti con squadre importanti, stiamo crescendo e dobbiamo essere convinti, consapevoli, ma anche umili. Se pesano di più questi punti? Non penso che sia uno scontro diretto, per la considerazione che ho del Como. Noi meritavamo più punti, ma anche loro, pure se saranno più contenti della loro classifica“.

Ancora Di Francesco

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“Se, con l’infortunio di Svoboda, è una coincidenza che Schingtienne e Marcandalli, abbiano giocato uno sempre in casa e l’altro in trasferta? E’ una pura coincidenza – chiarisce Di Fra -, non ci avevo pensato. Scelgo in base a quello che vedo durante la settimana. Schingtienne sa sicuramente meglio cosa vogliamo, ma Marcandalli è entrato con personalità. Cerco sempre di variare in base all’avversario sfruttando al meglio le qualità che ho a disposizione. Se il punto dolente è l’attacco? Il gol più che altro. Per il resto l’attacco ha fatto anche un grande lavoro sia in fase difensiva che per la capacità di creare qualche situazione pericolosa. Chi ha avuto più occasioni a Bergamo paradossalmente è stato Zerbin, si poteva fare meglio in entrambe le occasioni, ovvio che poi gli attaccanti devono cercare di attaccare di più la porta come ha fatto Yeboah che è stato un po’ sfortunato sul colpo di tacco. Bisogna continuare a crederci e magari calciare anche di più, non dico dalla grande distanza, non alla disperata, ma con convinzione quando ce n’è la possibilità.

Per fortuna che era in fuorigioco Yeboah? Meglio così. Manca quel poco, ne sono convinto. Essendo stato calciatore so che a volte non ti riescono le giocate, ma basta che te ne esca una per farne poi più di una in fila dietro l’altra”.

Il lavoro e l’obiettivo salvezza

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“Se le situazioni dove il Venezia deve essere più lucido sono quelle come quando Zerbin non l’ha passata a Maric con l’Atalanta o Yeboah con Busio nel finale con la Lazio? Sì – confida il mister dei lagunari -, quella freddezza e lucidità di saper scegliere l’opzione migliore ci è mancata, ma fa parte della crescita. Purtroppo siamo in fase avanzata nel campionato, ma è un percorso che un po’ paghi con giocatori che non hanno magari grande esperienza o che sono giovani, il rischio è solo questo, però anche facendo una scelta sbagliata si può fare gol ugualmente.

Come mi trovo a lavorare al Venezia dopo 8-9 mesi dal mio arrivo? Molto bene, sono solo un po’ dispiaciuto, avrei voluto vedere la squadra un po’ più in alto in classifica, dare più punti ai tifosi, dare più soddisfazioni, ma siamo sempre in tempo per averne. Lavoro con tanti ragazzi vogliosi in gamba, positivi e che si mettono a disposizione. Bisogna crederci, spetta a noi eliminare tutte le negatività”.

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