Match deciso da un rigore dell’argentino e dal raddoppio dell’ex Milan nella ripresa. Il quarto posto però sfuma per il successo della Juve a Venezia
La Roma chiude la stagione con un altro successo che vale l’Europa League, proprio mentre la Champions è scivolata via a soli 15 minuti dalle fine. Ma il successo per 2-0 in casa del Torino sugella una rimonta incredibile dei giallorossi, dal timore dalla Serie B fino alla qualificazione nelle prossime coppe. Per il Torino, invece, una sconfitta indolore, che cambia poco o niente nel finale di stagione dei granata.
Decide Leo
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Si inizia con l’omaggio del Torino a Claudio Ranieri, con il d.s. granata Davide Vagnati che gli consegna una targa ed un commovente video proiettato sui megaschermi dello stadio Olimpico Grande Torino. Poi si gioca, con lo stesso Ranieri che schiera un 3-5-2 che in fase offensiva diventa 4-3-3, mentre Vanoli risponde con un 4-2-3-1 con il baricentro basso, pronto a colpire negli spazi. Ma la partita la fa da subito la Roma, anche perché le motivazioni sono profondamente diverse: la Roma gioca per l’Europa e la Champions, il Torino per l’orgoglio. Si inizia con un palo esterno di Shomurodov, poi una serie di tiri alti (Paredes due volte e Soulè), fino al fallo ingenuo di Dembelé su Saelemaekers che porta al rigore realizzato da Paredes. E allora il Torino prova a rialzare la testa, anche grazie alle giocate di Elmas e Vlasic (tiro parato da Svilar), con Dembelé murato in extremis da Celik. Insomma, i padroni di casa il gol lo cercano, anche se poi a sfiorarlo è ancora la Roma con una bella combinazione Cristante-Celik-Koné, su cui salva a botta sicura Maripan. Il ritmo non decolla, Ricci e Casadei in mezzo provano a costruire, mentre dall’altra parte è proprio Koné a strappare spesso in verticale. Ma poi succede poco altro ancora, se non un tiro a giro alto di Soulé.
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Affondo Alexis
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La ripresa riprende con la Roma a caccia del gol della certezza. Che arriva quasi subito, con i giallorossi che provano spesso a cambiare il gioco da una fascia all’altra per sfaldare la linea difensiva granata. Fino all’assist di Soulé (8°) per il colpo di testa di Saelemaekers sul palo opposto. Poco dopo arriva la notizia del pari del Venezia ed allora il 2-0 giallorosso pesa ancora di più. Shomurodov rischia il rigore in ripiegamento su Elmas, Soulé sfiora il 3-0 scheggiando la traversa, mentre dall’altra parte Adams prova per due volte a mettere paura a Svilar di testa. Vanoli prova a ridare fiato al Torino con i cambi (dentro Gineitis, Perciun, Linetty e Walukiewicz), Ranieri gestisce il vantaggio. Così si scivola via fino al 3-0 di Cristante, annullato per fuorigioco. Poi il palo di Adams (ma c’era offside anche qui) e niente più. Finisce così, senza altri sussulti.
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