Duvan come prima punta, lo scozzese arretrato. Il 4-2-3-1 del nuovo tecnico sarà più offensivo
Come giocherà il Torino di Marco Baroni? L’estate deve ancora iniziare, ma si può prendere confidenza con alcune idee che il tecnico abbraccia e che ha proposto nella sua ultima avventura sulla panchina della Lazio.
I mediani
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La difesa a 4 è uno dei suoi capisaldi. Il modulo di riferimento è il 4-2-3-1, quindi lo stesso che il Torino ha adottato nel girone di ritorno del campionato appena finito. Alla Lazio faceva affidamento su due terzini come Marusic e Tavares, gente di gamba, di grande spinta. In mediana, poi, c’erano i due veri motori, Rovella e Guendouzi. Anche il Toro, dal secondo tempo di Udine in poi, ha giocato con due uomini lì in mezzo, con Ricci elemento fisso e Casadei che da febbraio in poi si è preso gradualmente il posto a suo fianco. L’impressione è che Baroni prediliga mediani con caratteristiche simili, che siano intercambiabili per ruolo e per posizione, che possano essere cercati dai compagni e che si smazzino (e si smezzino) il lavoro di copertura e di interdizione.
Due centravanti
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Anche la linea a tre sulla trequarti è un assetto che il Torino ha proposto con continuità. I contenuti, però, potrebbero essere diversi. Alla Lazio Baroni ha giocato spesso con due centravanti: uno, più arretrato, veniva interpretato spesso da Boulaye Dia; l’altro, la prima punta, era Castellanos o in alternativa Tchaouna. Qualcosa di diverso rispetto al disegno di Vanoli, che come sottopunta teneva Nikola Vlasic e che davanti aveva Che Adams. Con Zapata che spinge per recuperare e rimettersi a disposizione, e al netto dei movimenti di mercato, per Baroni si potrebbero aprire scenari diversi. E magari Che Adams — con la sua tecnica e la sua abnegazione — potrebbe vestire i panni di Boulaye Dia, fungendo da “secondo centravanti” con compiti di raccordo con il centrocampo, ma anche di pressione. Davanti a lui troverebbe spazio Duvan Zapata. E Vlasic? Il croato, con la sua tecnica e la propensione allo strappo, potrebbe essere utilizzato come esterno offensivo di destra, un ruolo che ha frequentato soprattutto nei primi anni della sua carriera. Baroni alla Lazio ha fatto molto affidamento sugli esterni d’attacco: Isaksen a destra e Zaccagni a sinistra erano di fatto i grimaldelli per far saltare le difese avversarie.
L’alternativa
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La presenza di due punte di ruolo, però, potrebbe convincere anche Baroni ad affiancarle. Il Toro potrebbe quindi proporre Zapata e Adams come i vertici di un 4-3-1-2: a quel punto Vlasic potrebbe fare il trequartista alle spalle delle due punte — in una posizione quindi più centrale — ma con la libertà di spaziare che può mettere in risalto le sue qualità.
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