La riforma è vicina, diversi provvedimenti in arrivo (ma il Decreto Crescita non compare nell’atto della Commissione): ecco i punti principali
Ancora segnali positivi dalla politica per un sostegno immediato al calcio. L’atto di indirizzo al governo sulle prospettive di riforma del settore, che vede come relatore il senatore Paolo Marcheschi e che è arrivato dopo mesi di audizioni davanti alla 7ª Commissione permanente del Senato, sarà votato questa mattina dalla Commissione stessa e l’approvazione, visto il consenso trasversale, è praticamente scontata. Quello che però fa ben sperare è la presenza alla conferenza stampa di presentazione del documento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e di quello per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Se Marcheschi con il suo lavoro parlamentare ha potuto dare solo delle indicazioni, i ministri hanno infatti modo di inserire i provvedimenti segnalati in decreti che permettano di accelerare il processo di sostenibilità del calcio. Vediamo allora i punti principali della riforma suggerita dai senatori.
Stadi
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Le infrastrutture sono uno dei temi centrali della riforma parlamentare, così come del programma del presidente federale Gravina. E anche il ministro Abodi è da tempo al lavoro sulla questione, tanto che è prossima la nomina di un commissario per gli stadi che faciliti investimenti e interventi. La Commissione condivide l’urgenza e nel suo documento «impegna il governo» a favorire la cessione degli impianti pubblici qualore l’ente non sia in grado di valorizzarli. Insomma, si punta a una cabina di regia per realizzare un piano concreto, meno burocratizzato e capace di attirare anche capitali privati. La presenza di Salvini oggi lascia pensare che si voglia passare presto dalle parole ai fatti.
Scommesse
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L’atto della Commissione chiede al Governo di valutare la modifica del Decreto Dignità, che vieta la pubblicità di giochi e scommesse nelle manifestazioni sportive. I dati raccolti dimostrano infatti che l’assenza di sponsorizzazioni ha confuso il giocatore facendo impennare il mercato delle scommesse illecite. L’idea è quella di sostituire la legge attuale con una che davvero possa mettere un freno alla ludopatia (obiettivo del Decreto Dignità dei 5 Stelle nel 2018), accompagnandola con una solida campagna di informazione. Visione condivisa in toto da Abodi. Nell’atto viene suggerito inoltre di destinare una quota annuale dei proventi delle scommesse sportive agli organizzatori degli eventi ( almeno l’1%) a fonte di investimenti su impianti, settori giovanili e calcio femminile.
Melandri e Governance
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Viene messa in discussione anche la cosiddetta Legge Melandri, con l’obiettivo di aggiornare la disciplina sulla commercializzazione dei diritti audiovisivi al contesto attuale, prevedendo pure un meccanismo che premi i club con i bilanci a posto e quelli che impiegano calciatori del vivaio. Ci sono poi indicazioni che impattano sulla Federazione, come l’autonomia della giustizia sportiva e del settore arbitrale (si parla di professionismo).
Defiscalizzazioni
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L’aiuto del Governo al calcio potrebbe arrivare, secondo la Commissione, anche attraverso sgravi fiscali (in particolare di Tax Credit) per chi investe in infrastrutture sportive, settore giovanile, dilettantistico, amatoriale e femminile. Ecco, sulle donne la Commissione si è spesa in modo particolare chiedendo al Governo il rifinanziamento del professionismo e la promozione di una Lega autonoma.
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