L’impatto del nuovo acquisto dell’Udinese è stato fin qui ottimo
È tutto un attimo. Oumar Solet è già uomo copertina, è già uomo mercato, è già ritenuto un fenomeno. Dal debutto con la maglia dell’Udinese, celebrato il 4 gennaio a Verona (0-0), in cui il numero 28 bianconero fu subito individuato come uno dei migliori in campo, alla sfida pareggiata domenica sera a Napoli in cui Solet è stato ancora scelto come migliore dei suoi, è passato poco più di un mese. E il difensore francese che ha dato solidità e sicurezza al reparto composto anche dalla certezza slovena Jaka Bijol e dall’emergente danese Thomas Kristensen ha avuto un solo problema: è stato espulso, forse troppo frettolosamente, a Como quando la squadra di Kosta Runjaic aveva avviato la rimonta dal 2-0 col gol del 2-1 di Martin Payero. Il rosso lo ha costretto a saltare la gara persa con la Roma. E quando, Oumar è tornato in campo in casa contro il Venezia chi è stato il migliore in campo? Ancora lui. Tutto merito di una fantastica cavalcata palla al piede in cui ha seminato da trequartista vero un paio di avversari e servito a Iker Bravo il pallone che ha dato il 3-2 ai friulani.
Attenzioni
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Logico che un calciatore che in cinque partite viene giudicato il migliore in tre attira le attenzioni di tanti club. E così sembra che il Napoli lo abbia già messo sotto la lente di ingrandimento. L’Udinese lo ha preso mesi fa da svincolato. Solet aveva risolto il contratto col Salisburgo dove ha giocato dal 2020 al 2024 dopo essere stato prelevato dal Lione. Ha fatto la Champions, ha acquisito esperienza in altri due campionati e arrivato in Italia è sembrato già rodato ed esperto. Con l’Udinese si allenava da due mesi e in sede già ti dicevano “Abbiamo preso un gran difensore”. Vero. Solet è già il difensore rivelazione del campionato. E Claudio Vagheggi, suo agente e da sempre vicinissimo a Gino Pozzo, ha fatto capire che le richieste non mancano. Il difensore francese ha 24 anni, è alto 1,92. E’ single e in spogliatoio ha già imparato a farsi voler bene. In campo è un leone. Non molla mai, respinge tutto di testa, forte nell’uno contro e nell’anticipo, ha la sfrontatezza e il piede per partire col pallone e arrivare in coast to coast nell’area avversaria. Come ha fatto contro il Venezia. Domenica contro l’Empoli riuscirà a ripetersi?
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