D’Angelo e Stroppa, tocca ancora a loro Gli infortunati stringono i denti: nessuno vuole perdersi la partita più importante Stadio tutto esaurito, anche il settore ospiti
Come il Toro, come il Livorno e come il Venezia: lo Spezia insegue la seconda promozione in A ai playoff dopo quella del 2020. Nessuno invece ha mai perso due finali di fila, quindi la Cremonese farà di tutto per evitare questo spiacevole primato. Giù la maschera. L’andata s’è risolta con un nulla di fatto che ha soltanto spostato l’asticella un pelo verso lo Spezia. Ora la Cremonese deve vincere facendo tesoro di quanto successo un anno fa dopo lo 0-0 con il Venezia, quando fallì l’impresa esterna riuscita solo 5 volte in 19 di queste finali. Una di queste la fece Giovanni Stroppa tre anni fa contro Luca D’Angelo andando a vincere a Pisa con il Monza, ma partendo dal 2-1 per l’andata. Anche per il tecnico dello Spezia è stata una lezione utile.
le mosse
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Cremonese all’attacco dunque, per vincere come nell’ultima giornata di campionato e rompere il trend dei playoff: nelle ultime due edizioni le squadre meglio piazzate hanno vinto tutte le sfide. Stroppa sta facendo la conta degli infortunati (Bianchetti stringe i denti come Antov all’andata, Ravanelli è out) e potrebbe aggiungere una punta (Bonazzoli o De Luca) a Vazquez e Johnsen, oppure andare sul sicuro con Vandeputte mezzala e poi, nel corso della partita, alzare il baricentro: in mezzo (Castagnetti è recuperato) e davanti le alternative non gli mancano. E D’Angelo è pronto. Vedremo lo Spezia spavaldo del primo tempo di Cremona o quello che nel secondo tempo si è abbassato a conservare il pari? Probabilmente sarà lo stesso spartito. Qui la situazione infortuni va un po’ meglio, c’è la disponibilità di Salvatore Esposito, Lapadula e Vignali che però dovrebbero partire dalla panchina con la conferma della formazione dell’andata, solo con un po’ d’apprensione per il ginocchio di Pio Esposito dopo la leggera distorsione di Cremona.
i tecnici
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D’Angelo e Stroppa si stimano e si faranno di sicuro i complimenti reciproci al termine di questa battaglia. Già se li sono fatti all’andata, con la sincerità che li contraddistingue. Il tecnico dello Spezia ha introdotto la partita così: “Andiamo in campo per vincere e non per gestire il pareggio. Visti i tempi ristretti di recupero scelgo all’ultimo, ma stanno tutti bene, anche Nagy è riposato. Se riusciremo a incanalare la tensione nella giusta maniera, potremo portarci dietro per sempre questi ricordi”. Qualche dubbio in più per il rivale della Cremonese: “Mai come stavolta deciderò la formazione all’ultimo minuto. In campo andranno i più affidabili, ma i cambi in queste partite sono determinanti. Sappiamo dove siamo mancati all’andata e dove possiamo migliorare. Sappiamo anche che lo stadio sarà una bolgia, ma siamo pronti”.
l’ambiente
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Il Picco è tutto esaurito nei suoi quasi 12mila posti, a fronte di richieste per il doppio. Tutti venduti anche a Cremona i 1.400 biglietti disponibili. Lo Spezia alla vigilia ha avuto il sostegno di 500 tifosi arrivati al centro sportivo di Follo, in attesa della tradizionale scooterata portafortuna di oggi, durante la quale più di 200 motorini accompagneranno il pullman dall’hotel allo stadio. In piazza Europa fino alle 17.30 c’è la fan zone organizzata dallo sponsor Bkt con tante attività per i tifosi, poi allo stadio la consueta, emozionante cerimonia di queste finali. Sugli spalti attesi molti addetti ai lavori, autorità e grandi ex: tra questi anche Nzola, protagonista della promozione dello Spezia del 2020. Perché questo è uno spettacolo che nessuno si vuole perdere. Dentro, ma anche fuori dal campo.
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