Il presidente della Figc ha parlato a margine del Consiglio Federale, annunciando novità sui temi delle partite rinviate e del contrasto alla violenza contro gli arbitri. Sul format dei campionati, invece, lascia la palla alla Lega
La Serie A, che oggi vede il Napoli solo in testa, è quest’anno particolarmente appassionante e divertente. E il presidente della Figc Gabriele Gravina – intervenuto dopo il Consiglio federale – gongola, pur mettendo in evidenza alcuni punti potenzialmente deboli: “Si sta chiudendo un campionato bellissimo, splendido, da cui emergono però le criticità di chi ha troppe competizioni. Con tre tornei contemporaneamente devi pagare, anzi potresti pagare un prezzo molto alto… Questo campionato dimostra poi quanta esperienza in termini di mentalità vincente stia diffondendo un allenatore che sappiamo essere un vincente di natura come Antonio Conte. Il Napoli ha dimostrato di essere lungimirante e avere visione e ci sono alcune realtà di provincia che stanno crescendo in modo esponenziale, come Bologna, Atalanta o Como. Sta davvero diventando un campionato sfaccettato, spetta a noi realizzare le condizioni migliori per essere al passo con altre realtà internazionali. E mi riferisco in particolare alle infrastrutture: a questo proposito ringrazio la presidente del Consiglio Meloni che ieri ha voluto attribuire grande importanza all’organizzazione di Euro 2032. Un messaggio che dona al calcio italiano grande speranza”.
l’potesi serie a a 18 squadre
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Il discorso sulle troppe competizioni si incrocia subito con l’ipotesi Serie A a 18 squadre. Gravina è chiarissimo, lasciando però parecchio margine a un punto di caduta diverso da quello che molti club auspicano: “Non affronto più la questione, ho riconosciuto l’autonomia alla Lega di A. Ho però maturato esperienza e posso dire che la cosa non sarà più un problema della Serie A ma di carattere globale, tutto il mondo del calcio se ne renderà conto: dopo la fase finale del Mondiale per Club, dopo uno splendido format come quello della Super Champions, forse qualcuno sarà indotto a fare riflessioni, non solo in Italia ma a livello globale”.
recuperi serie a: nuovo protocollo
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E indirettamente connessa c’è pure la questione caos recuperi: “Ne abbiamo parlato oggi e abbiamo stabilito che sarà predisposto, di comune accordo con le componenti, un protocollo che si dovrà seguire per tutti gli eventi che possono accadere. Quando avviene un caso drammatico come quello di Fiorita (il fisioterapista del Lecce morto giovedì scorso, ndr) ci facciamo prendere da momenti di smarrimento, diventa una reazione piuttosto umorale. Dobbiamo avere la capacità di fissare un protocollo, non possiamo di volta in volta confrontarci e decidere se fare o adottare un determinato provvedimento, per questo serve un protocollo che preveda tutto quello che deve essere fatto in questi momenti”. E sulla maglia bianca del Lecce: “Il messaggio del club deve essere compreso. È un messaggio forte, di una società che in quel momento ha voluto esprimere il suo dolore e la massima espressione di angoscia, grande rispetto per i dolori di una comunità che viene prima di ogni altro confine”.
gravina e il caso scommesse
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Gravina torna poi a parlare di scommesse. E difende i suoi giocatori, ovviamente a determinate condizioni. La Procura di Milano sta indagando su 11 talenti della Serie A, così come quella federale sotto il profilo sportivo. E il ministro per lo Sport Andrea Abodi, ancora oggi ha dichiarato: “Mi era stato chiesto: secondo lei chi scommette illecitamente e chi lo fa sui siti fuori legge può vestire la maglia della Nazionale? Io ho risposto “no”, non per fare la morale, ma perché penso che quella maglia sia espressione di un talento sportivo e anche di un comportamento esemplare. Non mi sembra di avere detto qualcosa di clamoroso”. Il presidente, pensando in particolare a Fagioli e Tonali, dice: “Questi ragazzi per l’atto di coraggio dimostrato dicendo di aver sbagliato hanno meritato la maglia azzurra. Con coraggio e orgoglio sono andati a parlare delle loro fragilità nelle comunità o davanti ai compagni. Ho una mia visione che porto avanti da tanto, un principio sancito nella Costituzione, che non può essere usata solo a sprazzi: io sono per il recupero, per l’attività riabilitativa, non è il momento dei giudizi, ma della comprensione, capire la fragilità e la debolezza di questi ragazzi”. Proprio per questo, nell’ottica del recupero di chi sbaglia e a prescindere dalla colpa, il Consiglio federale ha approvato la modifica dell’articolo 137 del Codice di Giustizia sportiva, prevedendo la possibilità di convertire parte di una sanzione inflitta ai calciatori impiegati nelle competizioni giovanili (fino alla metà per squalifiche superiori a otto giornate o tempo superiori a quattro mesi) con attività “socialmente utili”. Seguendo quindi quanto accaduto per Tonali e Fagioli.
l’osservatorio per gli arbitri
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Il Consiglio si è poi mosso a tutela dei direttori di gara, approvando la proposta del presidente che prevede l’istituzione dell’Osservatorio sulla violenza ai danni degli arbitri, che avrà il compito di analizzare gli episodi e promuovere iniziative per contrastare il fenomeno. Il nuovo organismo sarà coordinato da Paolo Cortis, già Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, con il vice coordinatore Carlo Pacifici (Aia). “È un tema sempre più critico e inaccettabile, per questo abbiamo pensato di istituire questo Osservatorio per studiare il fenomeno e adottare contromisure”, ha spiegato Gravina.
il calcio e il ricordo del papa
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L’incontro tra le componenti federali era iniziato nel ricordo del Santo Padre, “per la sua vicinanza al mondo dello sport e del calcio in particolare e la splendida accoglienza e la sua benedizione in un’udienza privata insieme ad alcuni miei colleghi di Federazioni estere dopo la mia assemblea elettiva. È stata un’ulteriore dimostrazione di grande affetto, di grande attaccamento al mondo del calcio. Abbiamo voluto ricordare come l’uomo che stava con noi guidando un evento straordinario che avrebbe avuto il culmine, il 14 e 15 giugno in piazza San Pietro, il famoso giubileo Pelota de Trapo che sarebbe stato, tra l’altro, un evento da lui presieduto. Purtroppo questo non avverrà, ma faremo comunque sicuramente tesoro dei suoi messaggi, dei suoi insegnamenti, delle sue testimonianze”.
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