Rigore decisivo di Gytkjaer: il Venezia acciuffa il pareggio al 95′

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La squadra di Di Francesco risponde sull’ultimo pallone della gara al vantaggio del Como con Ikoné

Giulio Saetta

Giornalista

Doccia fredda per il Como, che al 4’ di recupero subisce la rimonta del Venezia grazie a un calcio di rigore trasformato da Gytkjaer. I lombardi erano in totale controllo dopo il vantaggio segnato da Ikoné, subentrato nella ripresa: ingenuo il fallo commesso in area da Smolcic su Carboni. Ventinove punti consentono di rimanere abbondantemente staccati dal terzultimo posto dell’Empoli (22), che domani ospita la Roma. Ma Fabregas è costretto ancora a masticare amaro con 19 punti persi da situazione di vantaggio. Il Venezia tiene acceso il lumicino della speranza cogliendo il terzo pareggio di fila dopo Lazio e Atalanta e soprattutto torna a fare gol dopo un mese di digiuno.

le scelte

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L’unico dubbio di Fabregas era relativo al centrale di difesa per sostituire lo squalificato Kempf, la scelta è caduta sul giovane Fellipe Jack, fresco di prima convocazione con l’Under 19 di Bollini; Dossena va  in panchina. Confermato il centrocampo a tre con Da Cunha, Perrone e Caqueret così come l’attacco leggero, con Strefezza e Diao larghi e Paz ad agire da falso nove. Nel Venezia, difesa a tre con Schingtienne-Idzes-Candé; Duncan vince il ballottaggio per la maglia da mezzala destra nel centrocampo a cinque, il cui fulcro è Nicolussi Caviglia; largo a destra c’è Zerbin, a sinistra Ellertsson, con Kike Perez interno. Davanti, il tandem Maric-Oristanio. Consueto miniconcerto live nel prepartita, ad esibirsi nella Curva Monumento del Sinigaglia stavolta è il rapper Jake La Furia. Mentre in tribuna vip è presente il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti: osservato speciale, ancora, Nico Paz.

grandi parate

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Dopo nemmeno un minuto il primo giallo per Zerbin, duro su Diao, fa subito capire che quella fascia potrebbe rappresentare una chiave del match. Il primo tiro in porta è del Como all11’ con un destro a giro dal limite di Strefezza respinto da Radu. Como vicinissimo al vantaggio al 21’: da corner, colpo di testa di Smolcic che finisce sul palo lungo dopo un tocco decisivo di Radu. Il Como non sfodera la solita brillantezza, il Venezia ne approfitta, alza il baricentro e conclude per la prima volta in porta alla mezzora, diagonale destro di Zerbin respinto di piede da Butez. Ci provano ancora i veneti al 36’, dopo angolo Duncan al volo impegna da fuori Butez, che qualche secondo dopo salva miracolosamente su un colpo di testa di Candé ravvicinatissimo. Ancora Venezia pericoloso, con una ripartenza veloce di Oristanio che apre a sinistra per Duncan il quale prova ad aggirare Butez ma si allarga troppo

non basta ikoné

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Nella ripresa il Como si ripresenta in campo con Dossena al posto di Jack e Ikoné per Strefezza. Ed è proprio l’ex Fiorentina che al 4’ porta in vantaggio il Como: Candé pasticcia col pallone regalandolo al francese, che si accentra, prova l’imbucata centrale e sul rimpallo si libera sul sinistro e batte in diagonale Radu. L’esterno non segnava in campionato da quasi undici mesi, 21 aprile 2024 a Salerno. Di Francesco prova a raddrizzarla con un triplo cambio al 18’, Yeboah per Oristanio, Doumbia per Ellertsson e Bjarkason per Duncan. I veneti si affacciano nell’area avversaria con Doumbia (palla alta) ma è il Como, dopo l’ingresso di Douvikas per Diao (passando al 4-3-2-1) a sfiorare il 2-0 con un tiro ravvicinato di Ikoné e, sul rimpallo, un colpo di testa di Goldaniga entrambi sventati da Radu. Ci prova poi Nico Paz, con un numero dei suoi, palla incollata al sinistro e improvviso tiro a giro che esce di poco. Al 4’ di recupero, quando si aspettava solo il fischio finale, Smolcic commette un ingenuo fallo da rigore su Carboni. Dal dischetto trasforma Gytkjaer, gol che permette a Di Francesco di agguantare il terzo pareggio consecutivo e di tenere vivo il sogno salvezza.



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