Offese misogine di Dudu alla presidente del Palmeiras, arriva la squalifica

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Il messaggio social dopo la rottura dei rapporti con la società e la condanna del Tribunale superiore di giustizia sportiva

Il calciatore dell’Atletico Mineiro Dudu è stato squalificato per sei giornate dal Tribunale superiore di giustizia sportiva per offese misogine nei confronti della presidente del Palmeiras. La decisione arriva dopo un’udienza di quattro ore tenutasi venerdì 18 luglio. L’attaccante dovrà inoltre pagare una multa di 16.200 dollari. È così costretto a saltare proprio la partita contro i Verdão in programma domenica 20.

Palmeiras, Leila Pereira sulla condanna di Dudu: “Giorno storico”

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Eduardo Pereira Rodrigues, meglio noto come Dudu, è di casa quando si parla di Palmeiras. A San Paolo ha giocato più di 450 partite tra il 2015 e il 2020 e tra il 2021 e il 2024. Per i tifosi biancoverdi è una vera e propria leggenda del club avendo vinto 14 trofei per i Verdão. Ora però rischia di rovinare questa incredibile carriera e la propria immagine per un commento diffuso via social a inizio anno.

Dopo alcune divergenze con la presidente Leila Pereira, Dudu ha deciso di cambiare aria, mettendosi in contatto con altre squadre. Pereira e la società non hanno gradito in particolare la decisione di avviare i contatti senza informare il club. Per questo motivo l’attaccante, ora all’Atletico Mineiro, ha deciso di rispondere alle accuse con questo messaggio via social: “La mia storia è stata enorme e sincera, a differenza di quella della signora Leila Pereira. Dimenticatemi. VTNC“. L’ultima è la sigla portoghese per mandare a quel paese una persona ed è proprio quella a essere stata attenzionata.

Leila Pereira ha infatti subito sporto denuncia e ha voluto sottolineare pubblicamente che se fosse stato un uomo non avrebbe ricevuto un insulto simile. Dopo l’avvio del processo, ieri si è tenuta l’udienza finale che si è conclusa con la condanna a sei giornate di squalifica e a una multa di 16.200 dollari. La presidente Pereira ha espresso la sua gratitudine con un comunicato con cui ha descritto la sentenza come una pietra miliare e una vittoria di tutte le donne: “Veniamo attaccate in modo codardo tutti i giorni. Questa sentenza ha un scopo educativo perché lancia un messaggio al mondo del calcio e a tutta la società: la violenza contro le donne è inaccettabile e deve essere repressa con sanzioni rigorose. Non resteremo in silenzio“.

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