Napoli, Raspadori-Mc Tominay e la punizione col Lecce che può valere lo scudetto

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Schema perfetto del Napoli, che vale la vittoria a Lecce: finta dello scozzese che poi si aggiunge in barriera e manda in tilt Falcone

Chissà quante volte Antonio Conte avrà fatto provare ai suoi calciatori lo schema del gol di Raspadori. Pensare ad una risposta precisa è impossibile, ma ci si può limitare a dire: tante. Considerando la maniacalità del lavoro quotidiano del tecnico azzurro, probabilmente pure tantissime. Ma i suoi frutti li ha portati, e pure pesanti. Perché dietro alla punizione che ha portato alla rete decisiva con cui il Napoli ha superato il Lecce a domicilio c’è un un siparietto curioso tra Raspadori e McTominay. 

Una parola e… gol

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Al momento di calciare la punizione dal limite conquistata da Raspadori, l’attaccante del Napoli si prende il pallone mettendosi però in una posizione che poteva lasciar pensare che non fosse lui a tirare verso la porta: un tocco per lasciar sparare di seconda il vicino McTominay? No: i due si piazzano sul pallone, confabulano uno con l’altro e mettono in pratica uno schema probabilmente provato e riprovato a Castel Volturno. Finta dello scozzese che prende la rincorsa ma parte, di fatto aggiungendosi alla barriera messa in piedi dal Lecce. “Raspa” mira proprio a lui che si abbassa e il pallone trafigge Falcone – non del tutto incolpevole – sul suo palo. Risultato: gol, vittoria e Inter staccata. Meglio di così…

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