Le condizioni dello slovacco verrano valutate giorno per giorno. Il brasiliano spera di rientrare in panchine nella penultima di campionato
Sospiro di sollievo. Gli esami strumentali effettuati ieri da Stanislav Lobotka hanno escluso possibili complicazioni alla caviglia destra, dopo l’infortunio accusato sabato pomeriggio a Lecce che lo aveva costretto a lasciare il campo a inizio ripresa. Per Lobo si è trattato soltanto di “un trauma distorsivo”, doloroso e fastidioso. Ma la sua presenza contro il Genoa non sembra essere a rischio. La situazione verrà valutata giorno dopo giorno, ma intanto è già partito l’iter riabilitativo. Conte spera di poterlo reinserire nel lavoro col gruppo già da domani, così da poterlo avere almeno a disposizione per il posticipo di domenica sera. Molto dipenderà, ovviamente, dal dolore e dal possibile rischio ricadute. In linea di massima, se Lobotka dovesse sentirsi bene, sarà sicuramente a disposizione e toccherà a Conte decidere se confermarlo nell’undici titolare o se magari affidarsi in prima battuta a Gilmour, comunque il suo sostituto naturale. Mancano tre battaglie e in campo andrà sempre chi potrà garantire il 110 per cento alla causa, questo è sicuro. E lo scozzese ha sempre sostituito bene Lobotka. Ma lo slovacco farà di tutto per esserci: Napoli ha bisogno della sua regia.
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Dall’infermeria c’è chi vede Parma e chi spera di essere al Maradona, contro il Cagliari. Una ventata di cauto ottimismo per chi sta fuori da un po’: David Neres si sente meglio e le sensazioni del corpo inducono a pensare che tra dieci giorni, al “Tardini”, in panchina possa esserci posto per lui, fuori ormai da tre partite e con la quarta, quella con il Genoa, da vivere come spettatore. Avverte segnali positivi anche Buongiorno, fermatosi contro il Torino, che invece vuole salutare al “Maradona” con il Cagliari, prima di concedersi in Nazionale per le sfide con Norvegia e Moldavia, a inizio giugno.