In due stagioni non ha subito reti in 18 partite in casa. Il segreto? La sua crescita e la protezione dei compagni
Il padrone di casa ha chiuso la porta a doppia mandata. Nei cinque migliori campionati europei, Vanja Milinkovic-Savic è il portiere che ha tenuto più volte la porta inviolata nelle gare giocate in casa degli ultimi due campionati. Al serbo del Torino è successo 18 volte, almeno tre in più rispetto a tutti gli altri colleghi dell’Europa che conta: a quota 15 infatti inseguono Michele Di Gregorio (Monza e Juventus), Giorgi Mamardashvili (Valencia) e Marcin Bulka (Nizza), a 14 ci sono Yann Sommer (Inter), Mike Maignan (Milan) e Jordan Pickford (Everton). Tra i migliori sette d’Europa, quattro proteggono quindi le porte di club italiani, segno di quanto la cura della fase difensiva sia ancora imprescindibile in Serie A. E Milinkovic stacca tutti.
Prestazioni top
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Sarebbe fuorviante però pensare che si tratti solo di attenzione alla fase difensiva. Certo, il Torino della scorsa stagione ne faceva un tratto distintivo: nel campionato 2023-24, con Ivan Juric sulla panchina granata, 13 squadre su 19 uscirono dall’Olimpico Grande Torino senza aver segnato un solo gol; nelle ultime sei occasioni riuscì a gonfiare la rete solo il Milan, che peraltro perse 3-1. Il gioco proposto dai granata quest’anno è diverso, Paolo Vanoli è alla sua prima stagione da tecnico, nel reparto arretrato sono cambiati parecchi uomini, c’è stato bisogno di tempo e di lavoro per trovare l’assetto e i meccanismi giusti. Le partite senza subire gol in casa finora sono state cinque — Lecce, Como, Parma, Cagliari ed Empoli — e il portiere serbo ci ha sempre messo del suo. Come del resto ha fatto in tante altre gare, a iniziare dalla vittoria 2-1 contro il Milan quando è stato semplicemente strepitoso, parando un rigore a Pulisic e fermando le conclusioni di Gimenez, Fofana, Joao Felix e Reijnders. I numeri lo confermano: al di là della più volte citata statistica sui rigori — con 4 penalty parati su 5 il serbo non ha paragoni in Europa — Milinkovic è il migliore in Serie A per percentuale di parate (77,1; secondo è Elia Caprile del Cagliari con 75,9) e per differenza tra expected goals e gol effettivamente subiti (9,4; secondo è Nicola Leali del Genoa con 7,3).
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La nuova difesa
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Il Torino è la seconda miglior squadra del campionato per numero di gol subiti in casa (12 su 14 partite; guida il Napoli con 11 su 15). È però soprattutto il dato relativo al 2025 a dire come il rendimento difensivo della squadra sia cambiato. In 12 gare i granata hanno infatti preso solo 11 gol, meglio hanno fatto soltanto Roma (6) e Atalanta (9). Il nuovo anno solare coincide con la rivoluzione del modulo, con il passaggio da 3-5-2 a 4-2-3-1. Una novità voluta soprattutto per ragioni offensive, per dare più spinta e più spazi al centrocampo — e infatti gli uomini di mezzo hanno svoltato, segnando 10 gol sui realizzati 16 da gennaio in avanti — ma che ha garantito anche maggior equilibrio dietro. La coppia Maripan-Coco in mezzo è una certezza, a sinistra Biraghi garantisce spinta e copertura, a destra Walukiewicz sta dando solidità. Questo però non significa che la squadra non possa cambiare a seconda delle necessità: contro l’Empoli, l’entrata di Masina nella ripresa ha riproposto di fatto una linea a tre, con Biraghi più alto a sinistra e Gineitis (poi Lazaro) sulla destra per chiudere meglio le corsie laterali. Tante opzioni diverse, quindi, per rispondere alle diverse situazioni che offre una partita. Milinkovic lì dietro sta vivendo una stagione straordinaria, ma la resa di chi gli sta davanti sta crescendo giornata dopo giornata.
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