Milan, fantacalcio: la probabile formazione per la Roma. Out Theo

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Rossoneri ancora in corsa per le coppe solo con un successo sulla Roma. Santi favorito su Jovic, Hernandez ko

Alessandra Gozzini

Giornalista

Stesso posto, stessa ora (quarto d’ora più, quarto d’ora in meno): il Milan fa ritorno all’Olimpico di Roma, quattro giorni dopo la sconfitta di Coppa. Anche l’obiettivo è lo stesso: giocarsi le residue chance di qualificazione europea, possibile solo con una vittoria. Per questo occorre che tutto il resto sia diverso: atteggiamento, gioco e risultato. Da replicare all’ultima a San Siro contro il Monza retrocesso: l’avversario più temibile sarà in casa, e cioè il tifo arrabbiato sugli spalti. Intanto però ecco il secondo viaggio della settimana nella Capitale: dopo tutta la delusione mostrata per la batosta di Coppa Italia, Conceiçao ha scelto la via del silenzio. Una strada che ha già percorso diverse volte in stagione, quando ci sono partite ravvicinate e poco da aggiungere a livello di dichiarazioni ufficiali. Basta però osservarlo per capirne l’amarezza: l’allenatore sperava e soprattutto credeva in una prestazione diversa contro il Bologna. Stasera c’è la prova d’appello, da vincere per evitare una condanna definitiva a una stagione senza Europa.

Theo assente, Rafa c’è

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Dopo le critiche per la partita e le foto social che lo mostrano visibilmente appesantito, si scopre che Theo è stato anche vittima di un colpo alla coscia: un fastidio muscolare che non gli permetterà di partecipare alla seconda trasferta a Roma. Il problema per Conceiçao è che contestualmente si è fermato Walker, influenzato. Jimenez non può sdoppiarsi: se giocherà a sinistra, a destra è possibile il ritorno di Musah. Se resterà a destra, il vice Hernandez sarebbe, invece, Terracciano o Sottil. In attacco Leao (non al top) e Pulisic, anche se nessuno dei due è stato di particolare aiuto nella finalissima di mercoledì: Chukwueze, in panchina per scelta tecnica nell’ultimo periodo nonostante uno stato di forma straripante, è rimpianto ora che è alle prese con la pubalgia e quindi indisponibile. Il sistema di gioco sarà lo stesso delle ultime settimane, che aveva illuso sulla ritrovata stabilità della squadra: i risultati erano stati confortanti e avevano permesso la parziale risalita in classifica, con l’idea che si faceva avanti di confermare struttura societaria e allenatore in caso di gran finale in A e Coppa Italia come secondo titolo stagionale. Le cose, si sa, sono andate diversamente.

Santi subito

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Il ballottaggio d’attacco premia stavolta Santi Gimenez: non parte titolare in campionato da oltre due mesi, in Milan-Como di metà marzo. Ha segnato gli ultimi tre gol in tre partite da subentrato: un pallonetto fortunoso al Venezia e una doppietta cercata e realizzata nella sfida di campionato al Bologna. La partita in cui Florenzi da bordo campo gli urlava: “Vai Santi, segna e riscatta la stagione”, prima di essere simpaticamente colpito dal suo allenatore. La realtà è che i gol del riscatto sarebbero dovuti arrivare mercoledì scorso mentre oggi scadrà definitivamente il tempo: una rete che rilanci il Milan in zona Europa è la vera missione di Santi. Tra l’altro, era stato preso a gennaio con il club mosso dall’entusiasmo Champions: l’ex Feyenoord, con Felix e Walker, doveva aiutare il Milan nella risalita alla grande Europa. Gimenez è stato tra i primi ad arrendersi e solo ultimamente ha ripreso la scalata. Il rischio è che sia troppo tardi, a meno che un successo rossonero, con Santi chiamato a incidere, non rimandi il verdetto all’ultima giornata. Il contributo a oggi parla di 6 gol in 18 partite, di cui 9 da titolare e per 8 volte sostituito. Jovic, a parti invertite, è l’attaccante pronto alla staffetta. Mancherà invece allo stadio la spinta dei milanisti, che diserteranno per protesta.

Decisiva

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Solo una vittoria alimenterebbe le chance europee, con tutto ciò che ne deriva: mercato, permanenza dei big, ricavi, competizione internazionale. Con o senza Europa, tutto inevitabilmente cambia.



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