Dopo l’addio di Inzaghi torna concreta la possibilità che il club liberi il centrale: per sostituirlo l’obiettivo è il 2006 del Parma. E Bisseck è molto ambito…
Non sarà rivoluzione, ma l’obiettivo dell’Inter per il prossimo calciomercato è chiarissimo: svecchiare una rosa arrivata stremata al finale di stagione, “liberandosi” di profili esperti e puntando su rinforzi freschi, giovani, con le potenzialità giuste per esplodere e avviare un ciclo che possa portare una boccata d’ossigeno. Un discorso che vale soprattutto per il reparto arretrato, dove diversi interpreti potrebbero cambiare in pochi mesi. È il caso per esempio di Acerbi, ma non solo: la permanenza a Milano del centrale nerazzurro, considerando soprattutto l’addio di Inzaghi, è tornata in forte dubbio. Nelle ultime settimane è rimbalzata la voce di un interessamento proprio dell’Al-Hilal di Simone che però non ha trovato conferma. Ma tutto può succedere: il contratto dell’ex Lazio è in scadenza il 30 giugno del 2026, il club però si è riservato la possibilità di chiuderlo con un anno di anticipo, chiaramente dopo la spedizione americana. Al momento il focus è tutto rivolto verso il Mondiale per Club, ma intanto Marotta e Ausilio stanno architettando la rosa che verrà.
porte girevoli
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Oltre ad Acerbi, poi, si è ritrovato in dubbio pure De Vrij: il contratto dell’olandese è “opposto” rispetto a quello del collega, nel senso che se l’Inter si è riservata la possibilità di cessare con un anno di anticipo quello di Acerbi, per quanto riguarda quello di Stefan in scadenza questo 30 giugno la dirigenza può allungarlo di una stagione ancora grazie ad una clausola inserita nel giorno dell’ultimo rinnovo. Ed è probabile che questo accadrà, considerando pure che il disegno originario ad inizio anno degli uomini mercato nerazzurri comprendeva la permanenza di uno solo dei due. Il terzo nome in bilico è infine quello di Yann Bisseck. Qui non ci sono questioni contrattuali, ma banalmente di mercato. Il tedesco sbarcò a Milano nell’estate di due anni fa: una scommessa vinta, l’investimento da 7 milioni circa versati ai danesi dell’Aarhus, perché il valore di Bisseck oggi è quantomeno quintuplicato. Una plusvalenza facile facile. Il difensore ha attirato l’attenzione di diversi grandi club europei e se sulla scrivania di Marotta dovesse arrivare un’offerta intorno ai 35-40 milioni non solo verrebbe presa in considerazione, ma probabilmente pure accettata.
in entrata
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Il preferito è Giovanni Leoni. Giovanissimo, già pronto, con enormi margini di crescita. L’ex Padova negli ultimi mesi è stato seguito con enorme attenzione da Chivu, che l’ha lanciato al centro della difesa e non ha mai più rinunciato a lui. L’Inter lo segue da tempo, ancora prima che dal Padova si trasferisse alla Sampdoria, e lo conosce bene. Il profilo sarebbe l’ideale per i piani di mercato di Oaktree. E facendo una semplice sottrazione, fa specie leggere che tra Acerbi e Leoni ci sono ben 19 anni di differenza. Dalle parti di Appiano si è poi rivisto Palacios (classe 2003), di rientro da sei mesi a Monza in cui ha migliorato un minutaggio vicino allo zero con Inzaghi, mentre appare più difficile arrivare a Mosquera del Valencia. Sul classe 2004 è fortissimo l’interesse del Lipsia che potrebbe garantire allo spagnolo il minutaggio che reclama. Da mesi, infine, si segue con un occhio di riguardo il rendimento di Koni De Winter del Genoa, altro classe 2002. Ma di sicuro, con 2-3 cambi appena, l’Inter svecchierebbe addirittura di una trentina di anni una rosa troppo avanti con l’età e si garantirebbe un futuro green.
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