Leone primo gol in Serie B con la Juve Stabia

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Un calciatore sopra la media, in tutti i sensi: gli inizi accanto a CR7, la laurea in economia aziendale, la passione per il pianoforte. E ora il primo gol in B

Francesco Albanesi

La storia di Giuseppe Leone è piena di salite e discese, oltre che di ricorrenze. È venuto al mondo il 5 maggio 2001, lo stesso giorno in cui, un anno più tardi, si sarebbe compiuto uno degli harakiri più clamorosi della storia del calcio italiano. Ma è anche lo stesso giorno a cui due secoli prima Alessandro Manzoni dedicava un’ode alla morte di Napoleone con la poesia “Il Cinque Maggio”. Insomma, banale Leone non lo è. È partito allenandosi con Cristiano Ronaldo, ha proseguito dovendo gestire un’etichetta da predestinato e ora fa sognare la Juve Stabia, con cui ha trovato il suo primo gol in Serie B nella vittoria contro il Bari.

tra calcio e studio

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A differenza di tanti che partono dal basso, la vita di Leone è stata una catapulta. Cresciuto nel vivaio della Juventus – dalle giovanili, passando per la Primavera, fino alla Next Gen -, Giuseppe ha sempre dovuto convivere con un’etichetta da predestinato che non ha fatto altro che gettargli ulteriore pressione addosso. Centrocampista dai piedi educati, sin da ragazzino è stato paragonato un po’ a tutti i giganti bianconeri, da Pjanic a Pirlo. “Sono sempre rimasto con i piedi per terra, per essere predestinati non basta solo la componente calcistica”, ha detto in un’intervista a Il Bianconero. Leone ha frequentato anche il J College – liceo scientifico a indirizzo sportivo inaugurato nel 2012 dall’istituto Agnelli e dalla Juventus -, rimanendo sempre quel ragazzino bravo dietro ai libri e sui campi di calcio.

sogno serie A

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Gli studi non li ha mai abbandonati Giuseppe. Ha frequentato un corso di laurea triennale in Economia Aziendale all’Università di Torino e quando riesce continua a portare avanti la sua seconda grande passione, la musica. O, meglio, il pianoforte. Due anni fa è passato al Siena in Serie C, giocando 36 partite. L’anno scorso la promozione in cadetteria con la Juve Stabia da grande protagonista: 2 gol e 4 assist in C su 38 uscite tra campionato e coppa. Pagliuca stravede per lui e l’ha confermato anche nella stagione corrente in cui per 17 volte ha giocato titolare. Il Beethoven torinese non ha deluso le aspettative e al fotofinish dell’ultima vittoria contro il Bari ha trovato il suo primo gol. Un inno al reinventarsi. A Castellammare il classe 2001 ci è arrivato a titolo definitivo, lui sogna di tornare un giorno alla Juventus, magari senza etichette schiaccianti. A 23 anni ha una carriera davanti e obiettivi da raggiungere. Uno in particolare, la Serie A.



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