Dalle “card” al dito alzato: come funziona la grande novità della terza serie del calcio italiano
Non chiamatela Var. E nemmeno “Var light”, “Var a chiamata” o altre definizioni. Non è Var. La grande novità nella prossima Serie C sarà il Football Video Support, al maschile, sintetizzabile in FVS. E se vedrete in mezzo al campo un calciatore roteare l’indice verso il cielo, non lo farà per indicare il pubblico, le stelle o il clima, bensì per avvisare il proprio allenatore che in campo è successo qualcosa da far verificare all’arbitro.
telecamere
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Dal nulla che tristemente ha accompagnato la categoria fino alla stagione scorsa (playoff esclusi) alla Var di Serie A e B è sicuramente un bel passo in avanti. La Serie C non sarà più figlia di un dio minore e, avendo anche lei una totale copertura televisiva, potrà garantire un aiuto agli arbitri per correggere quello che tutti (o quasi) hanno potuto vedere in tv, o che hanno notato quelli in campo. Certo, con due telecamere su 27 campi (negli altri 3 le telecamere saranno tre o cinque), non si possono avere i controlli incrociati della Var: per questo il FVS sarà un fondamentale sostegno per correggere gli errori più evidenti, non certo i fuorigioco millimetrici o i rigorini di complicata percezione.
i quattro casi
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In ogni stadio sarà allestita una postazione (quasi ovunque tra le panchine, se lo stadio lo consente) con una copertura e un monitor, gestito da un assistente della Can C. Come per la Var, anche il FVS si usa solo in quattro casi: la regolarità di un gol (compresi i fuorigioco), i rigori, i cartellini e gli scambi d’identità. Dopo ogni rete, il Quarto uomo va al monitor per accertarne la regolarità ed eventualmente segnalarla all’arbitro per una revisione e magari l’annullamento. Altrimenti sono gli allenatori – magari allertati dai loro giocatori con quel gesto dell’indice – a richiamare l’arbitro attraverso il Quarto uomo e chiedere la revisione di un episodio poco chiaro. Ogni allenatore avrà a disposizione due card a partita da giocarsi e, quando richiama l’arbitro, dovrà darne una al Quarto uomo: se la revisione gli darà ragione, la card sarà restituita. Altrimenti la perde e, una volta esaurite, non potrà più richiedere verifiche.
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chiamata immediata
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Detto per inciso: davanti a un episodio dubbio, invece di correre a protestare dall’arbitro, basterà alzare il dito verso il proprio allenatore, che poi deciderà se intervenire. Ovviamente la chiamata va fatta nell’immediatezza dell’azione incriminata, prima che il gioco riprenda, come succede per la Var. Se invece la palla sarà ancora in gioco, l’arbitro dovrà decidere di fermare l’azione in una zona neutra del campo, non certo con un uomo lanciato a rete… Come sempre qualcuno si inventerà furbate, magari per spezzare il ritmo in una fase convulsa, ma la cosa importante è che tutti colgano il senso. È una svolta epocale, gli errori e le proteste diminuiranno. In ogni caso, non chiamatela Var.
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