Il tecnico ha puntato fin da subito sul serbo e sull’olandese, che lo hanno ripagato decidendo (insieme a Yildiz) la sfida contro il Lecce. E per una notte le critiche vengono dimenticate
Gol di Vlahovic su assist di Koopmeiners. O viceversa. Chissà quante volte l’estate scorsa i tifosi della Juve avevano immaginato l’intesa in campo tra l’attaccante serbo e il centrocampista strappato a suon di milioni all’Atalanta. E, invece, una rete nata dall’uno e realizzata dall’altro è avvenuta solo due volte in stagione. A Genova, più di sei mesi fa, quando, alla sesta giornata, la Juve di Thiago Motta inseguiva il Napoli capolista a un solo punto di distanza, e ieri sera contro il Lecce, alla 32ª, quando la vittoria era indispensabile ai bianconeri per tornare davvero protagonisti della corsa alla Champions League. Nel mezzo, un diluvio di critiche: per Koopmeiners, apparso tanto timido e impacciato con la maglia della Juve tanto quanto era stato trascinatore con quella dell’Atalanta; e per Vlahovic, bomber senza killer instinct, con difficoltà tecniche e di associazione coi compagni e finito ai margini con l’allenatore italo-brasiliano. E invece, all’improvviso, ecco la notte del riscatto. Dopo essere passati entrambi dalla cura Tudor.
vlahovic, koopmeiners e la cura tudor
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Su di loro, infatti, il tecnico croato non aveva avuto dubbi fin dal primo giorno. “Dusan è un giocatore fortissimo: sa fare gol, è un trascinatore, viene da un momento un po’ così, ma ha voglia di ripartire”, aveva detto Tudor il giorno della sua presentazione. E sul campo l’ha messo al centro dell’attacco della nuova Juve, riconsegnandogli quella fiducia persa nella gestione tecnica precedente. “L’ho visto più pimpante, più positivo e più energetico”, aveva spiegato l’allenatore della Juve su Koopmeiners alla vigilia, dopo due settimane in cui aveva lavorato su di lui dal punto di vista fisico e mentale, facendolo pure partire dalla panchina una settimana fa a Roma.
il gol di koopmeiners su assist di vlahovic
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E così è bastato un minuto e mezzo a Dusan e Teun per ripagare le aspettative dell’allenatore e confezionare il gol del vantaggio contro il Lecce. Sfruttando una difesa salentina non ancora calata nella nuova realtà dello schieramento a tre, il serbo viene incontro e manda nello spazio l’olandese, che ritrova quel sinistro tagliato a sorprendere Falcone. Quello che i tifosi della Juve avevano sognato a lungo nell’estate del 2024 e che, invece, allo Stadium hanno visto appena altre 3 volte in stagione. “Ora ha una gamba e una testa diversa”, si è rallegrato Tudor sull’olandese dopo la partita. Vlahovic, poi, non si è accontentato, fornendo a Yildiz il secondo assist della serata (come mai successo prima), al termine di un’azione da Playstation. E così, per una notte, passano in secondo piano le aspettative disilluse e i tiri sbilenchi dell’olandese, i gol mangiati (due anche contro il Lecce), gli stop sbagliati e il nervosismo per i cambi subiti del serbo. Sperando che presto rappresentino solo il passato…
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