Domenica sera a Venezia tre punti garantirebbero ai bianconeri la certezza della qualificazione Champions. Sin qui solo 3 pareggi e un ko (a Parma) col nuovo tecnico
L’unica vera criticità della gestione Tudor alla Juventus riguarda le trasferte. Se è vero che il tecnico ha provato a sistemare ogni problema badando al risultato – e ai punti necessari che hanno messo la squadra in vantaggio nella corsa al quarto posto – lontano da Torino non ha mai vinto. Lo zoccolo duro della risalita ha fatto leva soprattutto sull’Allianz Stadium, con le quattro vittorie contro Genoa, Lecce, Monza e Udinese: squadre decisamente più deboli di Roma, Bologna e Lazio che sono state affrontate in casa loro e con le quali la Juve ha pareggiato. Trattandosi di scontri diretti, i tre punti in trasferta hanno comunque migliorato la situazione di classifica: l’unica nota stonata è stata la sconfitta di Parma, che ha complicato un po’ la corsa al quarto posto e costretto i bianconeri a dover fare gli straordinari fino agli ultimi 90 minuti di Venezia, col rischio di veder sfumare la qualificazione alla Champions League nel caso di mancato successo e di sorpasso della Roma.
mal di trasferta
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Tudor ha tenuto a ribadire che “la squadra ha sempre dato il massimo in ogni occasione, anche a Parma abbiamo giocato una grande partita e non meritavamo di perdere”. Sulla proiezione di Venezia, però, è inevitabile che ci sia paura per l’andamento che ha tenuto la Juventus sotto l’attuale gestione tecnica, considerato anche il valore assoluto della partita. Ai nastri di partenza del campionato, quando il club aveva appena approntato una rivoluzione massiccia e affidato a Thiago Motta il nuovo ciclo bianconero, c’era chi sognava addirittura lo scudetto. Ora la Juve si ritrova invece a dover centrare nell’ultima partita del campionato quello che è stato indicato l’obiettivo principale della stagione, dopo aver mancato tutti gli altri: cioè la qualificazione agli ottavi della Champions di quest’anno e la finale di Coppa Italia. Il mal di trasferta degli ultimi mesi non dev’essere un ostacolo, di fronte alla possibilità di prendere gli 80 milioni in palio.