L’allenatore non ha fatto nomi, solo un riferimento alla prestazione della squadra nel primo tempo, ma in realtà ci sono tre indiziati…
Dell’incandescente post partita di Juventus-Empoli, che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia ai bianconeri, spetterà a Thiago Motta chiarire a chi fosse riferita una delle frasi più pungenti dette dal tecnico da quando è sulla panchina della Signora. In quel passaggio fatto in conferenza – “pretendere senza dare niente” – l’allenatore non ha fatto nomi, ma un chiaro riferimento alla prestazione della squadra nel primo tempo, e in qualche modo ha dato seguito alle decisioni prese sul campo. Con chi l’aveva in particolare Thiago Motta? Tre indiziati su tutti: Teun Koopmeiners, Nico Gonzalez e Dusan Vlahovic.
ATTACCO DIRETTO
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Thiago Motta non ha operato alcuna sostituzione tra il primo e il secondo tempo. Ma ha tirato fuori Koopmeiners dopo neanche dieci minuti della ripresa, di fatto esponendolo ai fischi del pubblico dello Stadium che aveva già mostrato il proprio disappunto al duplice fischio. Nei confronti dell’olandese pesano altri riferimenti del tecnico, specie la tendenza a giocare la palla verso il portiere e non in avanti, privando buona parte delle giocate delle responsabilità che avrebbe dovuto prendersi un giocatore con la sua centralità nella Juve. L’altro che l’allenatore ha esposto ai fischi è stato Nico Gonzalez, sostituito all’ora di gioco dopo una prova deludente e priva di sostanza: i fischi si sono miscelati con gli applausi per l’ingresso in campo di Conceicao, ma la bocciatura del pubblico all’uscita dell’argentino è stata palese. Il terzo che non si può escludere dalla lista dei possibili giocatori presi di mira da Thiago Motta è Vlahovic, che è rimasto in campo per tutti i novanta minuti ma ha sprecato malamente il primo calcio di rigore: esecuzione lontana da quella che avrebbe dovuto garantire il giocatore più pagato della rosa, che non nasconde la “pretesa” di giocare ma nella circostanza è stato inadeguato.