Negli occhi degli amanti del calcio, non solo quelli dei tifosi del Como, pensando a Nico Paz rimane fissa l’immagine della superba giocata che ha portato al primo gol sabato scorso a Lecce. Tacco volante in recupero palla nella sua metà campo, avversario saltato in velocità con uno scavetto e filtrante a giro che mette Diao a tu per tu con Falcone. Il tutto con il piede debole, il destro. L’argentino è un giocatore totale, non possiamo definirlo né attaccante né trequartista e neppure centrocampista. Andando a guardare alcune specifiche, nella sua prima stagione in Serie A si nota che l’ex Real Madrid è l’unico giocatore con almeno 60 tiri totali (92), 60 dribbling riusciti (esattamente 60 per lui) e 60 tocchi in area avversaria (82) del campionato. La sua unicità è l’attitudine a fare diverse fasi nell’arco della stessa partita. Prendiamo alcuni numeri “difensivi”: 3,5 palloni recuperati a partita e 5,4 contrasti totali con una percentuale di successo del 50%. Di questi 4,5 sono con palloni a terra e 0,9 in fase aerea. Non è uno certo che tira indietro la gamba, infatti fa più falli a partita (1,2) rispetto a quelli che subisce (1,0). Come ha detto il suo allenatore Cesc Fabragas, ieri, nella conferenza della presentazione della sfida casalinga di domenica contro il Genoa: “Nico ha queste giocate nel sangue (quella contro il Lecce, ndr ). Insisto con lui perché credo possa farle ad ogni partita. Sono i giocatori che ti fanno vincere le partite, gli allenatori solo in parte”.
Obiettivo poker
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A proposito di vittorie, il Como arriva da tre successi consecutivi (contro Monza, Torino e Lecce) e solo una volta nella sua storia in Serie A ne ha ottenute quattro di fila: nel marzo 1952 con Robert Winkler allenatore. Considerando le ultime dieci stagioni, solamente due neopromosse hanno fatto più punti del Como (39 come il Genoa 23-24) nelle prime 33 giornate: il Verona 2019-20 (44) e il Monza 2022-23 (45). Il dato che più impressiona è la più alta percentuale di gol su azione fra tutte le 20 di Serie A: 86% (37 sui 43 totali). Tanto merito della coppia Fabregas-Paz. Che fa sognare i tifosi ma li impensierisce anche un po’: fino a quando rimarrà?