Juve, come potrebbe essere lo staff di Conte: dai fedelissimi all’incognita portieri

allgossip9@gmail.com
5 Min Read

Sarebbe un ritorno al passato (quasi) a 360°, da lui alla sua squadra

Giovanni Albanese

Collaboratore

Il ritorno di Antonio Conte alla Juve porterebbe alla Continassa una nuova ventata di juventinità. L’effetto c’è stato già con Igor Tudor, ma l’attuale tecnico del Napoli punterebbe anche su diversi collaboratori già noti alla storia del club bianconero. Oltre ai fedelissimi, alcuni con lui già dai primi scudetti vinti a Torino, le new entry dello staff sarebbero infatti per buona parte riconoscibili e riconosciuti per ciò che hanno fatto in passato a Torino, soprattutto nelle stagioni gloriose in cui si è vinto. 

EX JUVE

—  

Il primo nome forte che è emerso nell’ultimo periodo è quello del professor Antonio Pintus, per tanti anni responsabile della preparazione atletica del Real Madrid con Ancelotti, già alla Juve ai tempi di Conte giocatore. Il tecnico era riuscito a coinvolgerlo nella sua avventura all’Inter, ora sarebbe un punto di partenza nella nuova gestione alla Juventus per garantire esperienza e altissima professionalità. Con il vice storico, Cristian Stellini, collaboratore di Conte alla prima esperienza da allenatore al Siena e poi alla sua prima stagione alla Juve, potrebbe esserci una new entry: l’estate scorsa al Napoli l’allenatore ha accolto nello staff Elvis Abbruscato, stavolta potrebbe essere l’occasione per Leonardo Bonucci, un po’ sulla scia di quel ruolo che alla prima parentesi affidò a Massimo Carrera. Mentre sarebbero dei graditi ritorni quelli di Costantino Coratti e Mauro Sandreani, ora al Napoli ma già alla Juventus tra 2011 e il 2014: il primo è un preparatore atletico che lavora con Conte dai tempi dell’Arezzo, il secondo è un allenatore esperto che lo aiuta a studiare gli avversari o i giocatori da seguire. 

INCOGNITA PORTIERI

—  

C’è un’incognita sul preparatore dei portieri. Nella sua prima parentesi sulla panchina bianconera, Conte confermò Claudio Filippi: era arrivato nella stagione precedente con Delneri e i portieri (soprattutto Buffon) avevano dato delle buone referenze. Il tecnico è rimasto in quel ruolo fino all’estate scorsa, quando ha accettato di coordinare l’attività degli estremi difensori del settore giovanile, dal momento che Thiago Motta aveva portato gli uomini di fiducia da Bologna; poi Tudor ha portato con sé Rogic. Conte al Napoli ha tenuto i preparatori che ha trovato, Francesco Cacciapuoti e Alejandro Rosalen Lopez, che lo hanno convinto subito mostrando una professionalità in linea ai suoi principi. L’allenatore all’Inter si era affidato a due nerazzurri doc, Claudio Bonaiuti e Paolo Castelli; mentre durante la gestione in nazionale aveva chiamato Gianluca Spinelli, in scadenza all’Inter e per diversi anni al Psg con Buffon prima e Donnarumma dopo. Un nome spendibile sarebbe quello di Alfredo Magni, ora al Monza ma con lunghi trascorsi al Milan: con lui sono cresciuti sia Di Gregorio sia Donnarumma. Il ritorno a sorpresa, sulla scia del senso di appartenenza che sembra la chiave delle scelte, potrebbe essere quello di Michelangelo Rampulla. 

JUVENTINITÀ AL CENTRO

—  

Tra i collaboratori che Conte si porta dietro da un po’ c’è anche il fratello, Gianluca, che si occupa anche della parte di analisi. Per lui è fondamentale anche il lavoro del nutrizionista, che ha affidato da un po’ di tempo a Tiberio Ancora. Poi una curiosità: il match analyst che ha scelto al Napoli è Giuseppe Maiuri, cresciuto alla Juve nell’area storicamente guidata da Riccardo Scirea e con una parentesi al Marsiglia insieme a Tudor. Giungiamo infine a quel ruolo chiave che in molte avventure recenti di Conte è stato di Lele Oriali: trait d’union fra giocatori e dirigenti, un riferimento solido per il tecnico in qualsiasi circostanza e per qualsiasi esigenza, così da evitare eventuali scontri a caldo con il club. Ecco, seppur con un’operatività diversa (alla Juve c’è un team manager storico, già al fianco dell’allenatore in passato, che è Matteo Fabris) quella sponda affidabile potrebbe essere Giorgio Chiellini: a garanzia di quel dna juventino che la proprietà vuole rimettere al centro di ogni discorso per avviare un nuovo ciclo.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *