Il nigeriano dice no al Napoli e con i suoi agenti vuole forzare la mano ai Percassi che chiedono 50 milioni contro i 40 offerti. Ma Oaktree…
C’è solo l’Inter. Ademola Lookman sembra quasi cantare l’inno. E certo che quel no detto al Napoli venerdì sera, a fronte di una proposta economica d’ingaggio – 5 milioni netti a stagione — superiore all’accordo raggiunto con i dirigenti nerazzurri – 4,5 milioni – non ha fatto che rafforzare ulteriormente la posizione di Marotta e Ausilio. E la loro fiducia, nel pensare di riuscire a chiudere l’affare in tempi brevi. Come? Con una doppia via: da una parte il giocatore che andrà a “rompere” con l’Atalanta, chiedendo di onorare la promessa di un anno fa di lasciarlo andare. E dall’altra la stessa Inter, che ora è meno intransigente sulla cifra già offerta di 40 milioni e non esclude l’idea di ritoccarla, seppur in maniera contenuta.
Contatto oggi?
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Ogni giorno è buono perché la situazione si sblocchi, magari con un contatto diretto tra i due club che potrebbe esserci già oggi. L’Inter è convinta che quella che inizia sia la settimana giusta: tempi rapidi, per consegnare il giocatore – che pure ora è fermo per infortunio – a Cristian Chivu già per sabato, il giorno del raduno. Il Napoli, incassato il no del nigeriano, è a questo punto defilato sulla vicenda, quasi spettatore. L’Inter corre da sola. Ma per arrivare a braccia alzate sul traguardo bisogna trovare un incastro con l’Atalanta, che rivendica di aver promesso al giocatore di poter andar via, ma – passaggio decisivo – a una cifra che sarebbe andata bene al club di Percassi, che non è 40 milioni ma 50. Anche qui nasce lo stallo sulla trattativa. Che riguarda pure la formula: l’Inter ha proposto un prestito con obbligo di riscatto, l’Atalanta vuole una cessione a titolo definitivo.
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Ritocco
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Nelle prossime ore, dunque, c’è da aspettarsi un’evoluzione della trattativa. Gli agenti di Lookman avranno un colloquio diretto con i dirigenti dell’Atalanta: il pallino è nelle loro mani, è con loro che l’Inter ha stretto un patto di ferro anche sulle cifre, dunque sono gli stessi agenti a dover completare l’opera portandolo via da Bergamo. E non è escluso un intervento diretto dello stesso attaccante, per rompere definitivamente il fronte. Può sembrare inverosimile, ma in questa fase l’Inter è lì che osserva. Pronta a fare la mossa, però. I dirigenti nerazzurri hanno avuto l’ok da Oaktree per un investimento da 40 milioni di euro complessivi, quelli appunto scritti nella prima offerta formulata. La novità delle ultime ore è che questa cifra non sembra scolpita nella pietra come inizialmente filtrato. Nel senso che il club di viale della Liberazione è aperto alla possibilità di ritoccare la proposta sulla parte fissa di almeno un paio di milioni: 42 non sono certo 50 ma valgono la dimostrazione di un’apertura al dialogo per arrivare alla soluzione. Una cosa è certa: ha più fretta l’Inter dell’Atalanta. Perché Marotta e Ausilio non vogliono portare la cosa troppo per le lunghe, per intendersi non vogliono restare appesi a lungo come accaduto lo scorso anno alla Juventus con Koopmeiners. A Bergamo, invece, sono certamente disposti a parlare di cessione ma alle loro condizioni, in qualche modo anche infastiditi dal comportamento dell’Inter e degli agenti del giocatore che hanno manovrato dietro le quinte. Se saranno schermaglie o posizioni in grado di complicare la trattativa, lo si capirà molto presto.
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