Tre gare di fila senza gol per i nerazzurri: il francese c’è e si allena, convocazione vicina. Pavard verso il forfait
Serve la reazione, dice Simone Inzaghi. Serve qualcuno che riaccenda la luce, spenta come neppure nell’abisso degli abissi da quel gol di Orsolini nel giorno di Pasqua. C’è pure chi piazza l’inizio di tutti i guai nel secondo di tempo di Parma. E poi pensi: in mezzo ci sono state le due perle contro il Bayern. Ma quella è Champions. E in Champions è sempre tutto più illuminato. Qui si appoggia Inzaghi. Qui si appoggia l’Inter tutta, dopo un obiettivo sfumato e un altro che da ieri è diventato un miraggio. Non c’è troppo da pensare, allora. Tutto su Barcellona. Tutto su un attacco che non segna da tre partite e che aspetta Marcus Thuram come i bambini fanno con il mare d’estate.
Programma
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Una cosa è bene sottolinearla: staff medico, staff tecnico e lo stesso giocatore sono sintonizzati sull’idea del recupero. E lo sono dai giorni scorsi, non certo una volontà accelerata dalla sconfitta con la Roma. Tanto che ieri mattina il francese si è allenato ad Appiano ad alta intensità. Ha sì evitato i cambi di direzione, come logico che sia per un giocatore reduce da un fastidio all’adduttore. Ma Marcus ha spinto sull’acceleratore, secondo programmi. Oggi ad Appiano è segnato in agenda un passo in avanti. Nel senso che Thuram ripeterà l’allenamento di ieri, provando a rientrare parzialmente in gruppo. Ma non è questo il punto. Il francese spingerà con i cambi di direzione. Ed è il passaggio propedeutico al rientro in gruppo definitivo fissato per domani, nell’ultimo allenamento prima della partenza per Barcellona. Tradotto: Thuram sull’aereo con destinazione Barcellona ci sarà. E se non sarà così, è solo perché nelle sedute di oggi o domani saranno sorti dei contrattempi.
Numeri
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Poi sarà Inzaghi a decidere l’impiego del francese, se subito da titolare – c’è chi è pronto a giurare che quello sia il colpo di teatro finale – o in panchina pronto a dare una mano. In ogni caso, per Inzaghi cambia il mondo. Per l’Inter cambia il mondo. Non bastasse l’occhio, ci sono i numeri a ricordarlo: con Marcus 2,3 gol di media a partita in campionato, senza 0,3. E ancora: media punti di 2,2 con Tikus, un punto ogni 90 minuti senza. E sì che le difficoltà sono evidenti. Lautaro ieri ha giocato la settima partita consecutiva da titolare: dal rientro dall’infortunio, a Parma, mai una sosta. Degli altri tre attaccanti nessuno ha dato segnali d’alta quota, eccezion fatta per l’Arnautovic degli ultimi due mesi. Ma anche l’austriaco ha un’autonomia fisica limitata. Autonomia che per la verità sembra assai ridotta per tutto il gruppo, al punto da far sorgere qualche perplessità – dentro lo stesso club – per alcuni aspetti legati alla preparazione atletica.
Pavard più no che sì
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Certo è che alcuni lunghi infortuni in determinati ruoli – Calhanoglu, Dumfries e appunto Thuram – non hanno aiutato il tecnico, vista l’inconsistenza delle riserve. Un altro stop, peraltro, si è aggiunto ieri: la distorsione alla caviglia sinistra di Pavard preoccupa, oggi il difensore farà gli esami del caso ma il forfait per Barcellona è scenario più che probabile, con Bisseck in rampa di lancio. Sperando – con la testa di Inzaghi – che su quella rampa salgano tutti. Questo aprile può ancora regalare una gioia.
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