La gara coi brasiliani si gioca proprio durante le ore in cui le autorità del North Carolina sconsigliano alla gente di uscire. Il pericolo è uno stillicidio come in Chelsea-Benfica
Non solo il guaio muscolare di Pio Esposito che toglie a Chivu l’arma più attesa o i rischi di sfidare in una gara ad eliminazione diretta una squadra solida ed esperta come il Fluminense, i pericoli per l’Inter in questi ottavi di finale mondiale cadono addirittura dal cielo. Lo hanno scoperto sulla propria pelle Benfica e Chelsea, che hanno vissuto un’attesa sfinente per il rischio tempesta prima di riprendere il loro match sospeso e di chiudere ai supplementari: qui a Charlotte i fulmini sono una cosa serissima, maneggiata con molta cura dalle autorità e dai cittadini, senza la minima possibilità di deroga. In generale, le temperature alte fino a 35° hanno portato le autorità del North Carolina a suggerire alla popolazione dello stato di uscire il meno possibile nelle ore più calde, dalla 12 alle 16 circa, proprio il momento in cui inizierà la partita dei nerazzurri incastrata nel calendario Fifa mesi e mesi fa: è prevista domani alle 15 che, considerando le sei ore di fuso orario, saranno le 21 italiane. Tra l’altro, ieri i nerazzurri hanno posticipato il proprio allenamento previsto per la bollente mattina alle 17 inoltrate. Semmai, in vista del match il problema è proprio l’allerta fulmini che ha già complicato l’ottavo tra la squadra di Londra e quella di Lisbona, anche perché le condizioni metereologiche di domani non saranno tanto diverse di quelle di ieri.
SAETTE E PROTOCOLLI
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Nel Bank of America Stadium, l’impianto di casa dell’Fc Charlotte in Mls e dei Caroline Panthers, formazione di Nfl, che ospita le partite del Mondiale per club, è in vigore uno stretto regolamento. Nel dettaglio, se vengono rilevati fulmini entro un raggio di 12,7 km dallo stadio, si segue il cosiddetto “Seek Cover Protocol”, ovvero l’obbligo di sospensione dell’evento e la ricerca di una copertura adeguata per la gente all’interno. Rimane in vigore finché per un periodo di mezzo non viene segnalato alcun nuovo fulmine, sempre entro lo stesso raggio dal Bank of America Stadium: 12,7 km, poco più di otto miglia. Di conseguenza, chi è dentro all’impianto deve cercare immediatamente un riparo, mentre il campo e i posti a sedere vengono in gran parte evacuati. Non è una legge che riguarda solo le manifestazioni sportive, basti pensare che lo stesso protocollo è scattato durante il concerto di Luke Combs, grande cantante country americano, il 6 luglio 2023: tutto sospeso e pubblico evacuato appena c’era aria di fulmini. Si tratta solo di una eventualità, ma non da escludere del tutto in questo periodo dell’anno, in questo particolare orario e in questo preciso pezzo d’America. Certo, che all’Inter basterebbe tirare fulmini in campo: un nerazzurro saettante, Marcus Thuram, è appena tornato giusto per quello.