Contro il Cagliari quarta rete di fila partendo dal 1′ per l’austriaco nelle ultime 5 di campionato. Così è diventato una risorsa per il finale di stagione
Se l’apporto di chi teoricamente dovrebbe avere meno spazio dei titolarissimi è questo, Simone Inzaghi può stare tranquillo. Dopo una prima parte di stagione complicata, Marko Arnautovic è tornato decisivo. Lo è stato oggi contro il Cagliari – prima volta in carriera in cui l’austriaco ha trovato sia un gol che un assist in una singola partita di Serie A -, ma pure contro Udinese, Monza, Lazio in Coppa Italia e Fiorentina. San Siro è sempre stato un po’ casa sua: ci è cresciuto professionalmente nel 2010 prima di diventare un calciatore vero, ma nelle ultime settimane lo ha definitivamente riconquistato. Arna è tornato letale, trovando il gol casalingo per la quarta partita consecutiva al Meazza. Nel momento decisivo della stagione, nel momento del bisogno massimo a causa del fittissimo calendario che deve e dovrà affrontare l’Inter, l’austriaco ha risposto presente confermandosi determinante nell’economia della squadra di Inzaghi.
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“Quando sono titolare faccio sempre gol? Ogni tanto sì…” ha detto proprio Arnautovic appena dopo la vittoria sul Cagliari. Poi il tema diventa come spesso succede il triplete: “Siamo l’Inter, è normale crederci ma è ancora lunga. Nel 2010 ero quasi come un tifoso, ero contentissimo. E non ho mai detto di essere più forte di Ibrahimovic, ho molto rispetto per lui”. Non l’avrà mai detto, ma per caratteristiche il paragone qualcuno lo ha sempre fatto. E contro il Cagliari – con le dovute proporzioni – Arnautovic ha dimostrato ancora una volta che il paragone non è mai stato casuale.