Inter, 3 dubbi per l’ottavo di Champions contro il Feyenoord

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Il tecnico dei nerazzurri ragiona sulla formazione anti Feyenoord: ballottaggi in ogni reparto

Giornalista

L’Inter domani giocherà in Olanda l’andata degli ottavi di finale di Champions contro il Feyenoord, che nei playoff ha eliminato a sorpresa il Milan. La squadra di Inzaghi partirà per Rotterdam con tre dubbi. Analizziamoli.

calha subito o dalla panchina?

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Oggi Calhanoglu si allenerà regolarmente con i compagni: questo è il dato di partenza, la “vecchietta” – ovvero la ginocchiata sul muscolo – di Napoli già ieri pareva dimenticata. Ma in ogni caso il turco è fonte di ragionamento per Inzaghi, non c’è la certezza che il tecnico lo scelga come titolare domani sera a Rotterdam. Hakan ha comunque perso un paio di sedute di allenamento e ha già dimostrato in passato – basti ricordare l’ultimo derby di campionato – che per rendere in stile 2023-24 ha un bisogno assoluto di stare bene fisicamente. Ecco perché resiste un margine di dubbio. Se Inzaghi oggi capirà e noterà risposte ottime, lancerà Calha dall’inizio vicino a Barella e Mkhitaryan, così da completare il centrocampo titolare. Altrimenti, davanti alla difesa spazio a uno tra Zielinski e Asllani. E sarebbe un ballottaggio apertissimo: l’albanese quasi mai è stato scelto dall’inizio in grandi partite, il polacco ha maggiore esperienza internazionale ma non sta dimostrando continuità di rendimento. Per intenderci: all’ottima prova contro la Lazio in Coppa Italia è seguito un ingresso in campo sotto ritmo a Napoli. Non è passato inosservata la sua mancata copertura su Lobotka, lasciato colpevolmente (e con estrema leggerezza) andare nell’azione del gol del pareggio di Billing. Tutto dipende da Calhanoglu, in ogni caso. Anche l’Inter, vien da dire, ma questa non è una buona notizia.

bastoni o dumfries?

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Dimarco starà fuori più del previsto: non solo contrattura, il risentimento muscolare ai flessori della coscia destra terrà fuori il mancino fino alla sosta, con una flebile speranza di recupero per il match con l’Atalanta. Di fatto, Inzaghi domani sera avrà a disposizione un solo esterno sui cinque in organico, ovvero Dumfries. Come ovviare? In calo la possibilità che Inzaghi scelga la difesa a quattro dall’inizio, in una gara così delicata. Piuttosto, il tecnico balla tra altre tre opzioni. La prima, provata ieri, è quella di Bastoni “alzato” a sinistra, con Dumfries lasciato al suo posto. La seconda, vista già a Napoli nel secondo tempo: Pavard alto a destra e Dumfries traslocato a sinistra. La terza, la meno probabile: Frattesi a destra (in quella zona è stato testato in allenamento la scorsa settimana) e ancora Dumfries sulla fascia mancina. Di sicuro, col 3-5-2 i giocatori non cambierebbero meccanismi consolidati.

thuram sì o no?

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La ThuLa in Europa? Si è vista solo nel 2025, in due partite su otto della fase campionato, a Praga e contro il Monaco. E non è detto che la coppia parta dall’inizio domani a Rotterdam. Le riflessioni di Inzaghi sono a 360 gradi ed evidentemente partono da un Thuram che è lontano dalla forma migliore. Lo si è visto anche nel match di Napoli, quando è tornato in campo con soli due allenamenti veri nelle gambe. La caviglia non fa più male, ma il livello di condizione del francese è ancora insufficiente. Il dubbio è filosofico: meglio farlo giocare per mettere minuti nelle gambe oppure farlo riposare, magari tenendolo più fresco nel finale di partita? Inzaghi ci ragiona su. Lautaro sembra sicuro del posto. L’argentino ha giocato dall’inizio quattro gare su otto in Champions: oltre alle due sopra citate con Thuram al suo fianco, ci sono altre due occasioni in cui il suo partner è stato Taremi. E in quelle due partite sono arrivate le vittorie casalinghe con Arsenal e Lipsia. L’iraniano, nel caso Inzaghi scelga di far riposare Thuram, va dunque considerato favorito. Lui più di Arnautovic: del resto, Mehdi è stato preso la scorsa estate proprio per queste partite, magari è la volta buona per trovare un gol su azione…



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