L’ex attaccante francese: “Con Sacchi troppa concorrenza, avrei dovuto aspettare Capello. Baggio e Zidane i migliori. A Barcellona Mourinho traduceva Van Gaal e raccattava palloni, per me non era nemmeno un vice. È una delle grandi sorprese del calcio”
Per gli italiani, Christophe Dugarry è nato una sera di marzo del 1996, ritorno dei quarti di finale di Coppa Uefa. Con una doppietta e in coppia con Zidane, il francese demolì il Milan di Capello dei vari Baresi, Maldini, Baggio, Donadoni, Weah ribaltando il 2-0 a San Siro con il 3-0 di Bordeaux. Il decollo in una carriera culminata con i titoli di campione del mondo e d’Europa. “Quella con il Milan – racconta Dugarry da Marrakesh, in Marocco, dove vive – è stata una delle partite più importanti della mia carriera. Non volevamo fare brutte figure, andò meglio di quanto potessimo sperare”.