Daniele De Rossi e l’Ostiamare, il racconto di Ciriello

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L’ex romanista che ha comprato il club in cui è cresciuto, ed è solo l’ultimo dei calciatori che hanno scelto questo percorso romantico di riconoscenza

Quando fu acquistato dal Boca Juniors il quotidiano Clarín scrisse che non avevano comprato un giocatore ma un “concetto romantico”. E Daniele De Rossi continua a esserlo anche ora. Il suo miglior biografo, Tonino Cagnucci, nel libro Daniele De Rossi “Il mare di Roma” scrisse: “rappresenta gli altri quando è sé stesso”, e non si può dire che non sia vero. Il poeta Fernando Acitelli vide in lui “il sublime che dona il litorale, / il biondo che regge col suo busto / ancor di più quell’idea imperiale”. E l’idea imperiale di De Rossi era cominciata dall’Ostiamare, la sua prima squadra da calciatore, e ora è tornata all’Ostiamare, la sua prima squadra di proprietà, società di Serie D di Ostia. L’ha comprata, cor core. Di slancio. 

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