Il tecnico azzurro amaro in conferenza: “Oggi eravamo Dottor Jekyll nel primo tempo e Mister Hyde nel secondo”. Alla fine si arrabbia per una domanda: “Per Fabregas una carriera fortunata come la mia? Io mi sono rotto la schiena per arrivare”
Ancora un passo falso per il Napoli, senza vittorie da quattro partite e ora scivolato a -1 dall’Inter a pochi giorni dallo scontro diretto del Maradona. Queste le parole di Conte dopo il ko del Sinigaglia contro il Como: “Nel secondo tempo non siamo proprio scesi in campo – le parole del tecnico azzurro -. E pensare che nella prima frazione avevamo reagito bene all’incidente di percorso dell’autorete. Però la verità è che la nostra sconfitta non è tattica: abbiamo perso sulla fame, sulla cattiveria. Il Como ci è stato superiore e ha portato a casa la vittoria. Ci siamo fatti rimontare e non abbiamo retto, anche a livello mentale. Faccio i complimenti ai ragazzi: per nostri meriti ci siamo ritrovati con tanta pressione addosso, ma è chiaro ci sono degli step da fare. Non è detto che riusciremo a reggere fino alla fine, ma abbiamo il dovere di provarci”.
NAPOLI A DUE FACCE
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Quindi Conte prosegue rimarcando la differenza tra il primo e il secondo tempo dei suoi: “Oggi eravamo Dottor Jekyll e Mister Hyde: non è la prima volta che è successo in stagione, ma oggi abbiamo perso e quindi stiamo qui a parlarne – la sua analisi-. Noi la pagnotta dobbiamo sudarcela ogni giorno: appena rallentiamo un minimo succede questo. I ragazzi però non c’entrano nulla: io sono l’allenatore ed evidentemente non mi sono accorto di questo rallentamento. Non è detto che riusciremo a reggere fino alla fine: la sconfitta ci deve bruciare e dobbiamo subito voltare pagina. Il percorso fino ad ora è straordinario: ma più si sta in cima e più il vento è forte…”
POLEMICA FINALE
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La conferenza stampa si chiude con Conte stizzito per una domanda di un cronista locale, che chiede al tecnico azzurro se per Fabregas si aspetta una carriera “fortunata” come la sua: “Carriera fortunata? -risponde Conte- No, carriera importante. Bisogna fare attenzione alle parole: tutto quello che ho ottenuto l’ho avuto perché mi sono rotto la schiena”.
Gazzetta dello Sport
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