Ritorno dei quarti di finale, decisivo il 2-1 in trasferta all’andata: dopo il vantaggio di Mandragora i viola si fanno rimontare e vanno sotto con gli sloveni, prima del 2-2 dell’azzurro che vale il passaggio del turno
Sofferenza. Tanta, troppa. Ma la Fiorentina è in semifinale di Conference League. Se la giocherà il 1° e l’8 maggio col Betis. Prima a Firenze, poi qui al Franchi. Finisce 2-2 col Celje con con tanto nervosismo e i due tecnici Albert Riera e Raffaele Palladino che vengono separati. Ma la Viola deve ancora una volta ringraziare San Moise Kean che quando le cose si mettono veramente male col vantaggio degli sloveni al 21′ della ripresa, in un minuto rimette a posto le cose con un gran gol convalidato dal Var, dopo che il portoghese Pinheiro aveva annullato per fuorigioco. Poi Kean segna ancora, come Ranieri, ma entrambe le reti sono in fuorigioco. Il Celje non ha qualità eccelsa rispetto alla Viola, ma gioca benissimo, con tanti piccoli trequartisti che si muovono in continuazione dentro il campo e creano tanto scompiglio. La squadra di casa li subisce, li soffre, tanto da beccare in 12′ l’uno-due di Matko, pericoloso anche a casa sua, e il colpo di testa di Nemanic, un gigante, ma lasciato indisturbato.
primo tempo
—
Il maltempo non può incoraggiare i tifosi che sono poco più di 10 mila per un quarto di finale di Conference. Nonostante da oggi gli studenti siano in vacanza. Palladino presenta la formazione annunciata con i migliori tutti dentro, Riera non cambia di un elemento quella dell’andata, lasciando ancora in panchina il puntero Edmilson. L’unico cambio è quello di maglia: il Celje è in total look arancio. Avvio senza scossoni. Il primo squillo è di Kean al 15′ ma Ricardo Silva in completo giallo, stavolta risponde bene mandando in angolo. Gli sloveni non sono bassi, spesso duettano a ridosso dell’area viola e al 23′ Kvesic tira sull’esterno della rete. Fa molto meglio un minuto dopo Svetlin che trova il solito grande De Gea che manda in angolo. Comincia a piovere forte. E la Fiorentina prova a spingere. Una bella combinazione avviata dal tacco di Fagioli per Gudmundsson trova la testa di Mandragora a due passi dalla porta ma il “nuovo bomber” della Fiorentina schiaccia male e Silva è attento. Al 30′ c’è un contatto tra Parisi e Nieto a sinistra, il difensore colpisce la caviglia dell’avellinese, ma per il portoghese Pinheiro non c’è nulla. Il dubbio resta. Al 33′ altro colpo di testa da palla inattiva, stavolta di Ranieri, Ricardo Silva si salva con le ginocchia. Ma al 37′ si arrende al solito Mandragora. Imbeccato ancora da un ottimo Pongracic in verticale. Il croato aveva servito allo stesso modo Kean. È il 5° gol per Mandragora in Conference. Gli ultimi 8 minuti, senza recupero, sono di maggior sofferenza per la Viola perché il Celje vuole andare all’intervallo in parità, e sarebbe un gran bel vantaggio, ma De Gea in qualche modo (il pallone scivola per quanto piove) respinge su Delaurier-Chaubert e i tentativi di testa dei difensori vanno fuori.
Favolosa Inter! Abbonati a G+ in promozione a 14,99€/anno per sempre. Valida fino al 18/04.
secondo tempo
—
Dagli spogliatoi escono gli stessi 22 giocatori che hanno chiuso il primo tempo. Ma il Celje non smette di stupire e alla prima occasione al 9′ pareggia. Fiorentina distratta su una punizione a meta campo, Zabukovnik imbecca Marko in verticale, l’esterno offensivo, non particolarmente attivo nella prima parte, brucia Parisi e stavolta De Gea non può fare nessun miracolo. La partita si anima, la Viola soffre. Solita storia. La squadra non riesce a produrre e arretra, favorendo il dinamismo degli sloveni che, dopo un giallo per Mandragora, al 21′ vanno addirittura in vantaggio: corner di Seslar e stacco imperioso di Nemanic, un corazziere, ma Pongracic se lo perde. Uno shock, Franchi sbigottito. Ma c’è sempre l’ancora di salvataggio che si chiama Moise Kean: un minuto dopo lo svantaggio, Mandragora lancia il centravanti azzurro che sembra partire in fuorigioco, fulmina Nieto facendogli passare il pallone in mezzo alle gambe. Colpo da biliardo, ma la rete è annullata. Il controllo al Var certifica, invece, che è buono e Moise può andare a esultare per il pari e il pericolo momentaneamente scampato. Al 32′ la Fiorentina avrebbe chiuso il conto con Ranieri che sfrutta l’uscita a vuoto di Ricardo Silva e l’errore di Karnicnik e mette dentro. Ma il Var rileva il fuorigioco. E allora ecco i cambi di Palladino: Richardson per Fagioli, che corre subito negli spogliatoi, e Gosens, che fa il suo rientro in campo dopo l’infortunio, per Parisi. E Richardson manda in porta Kean che colpisce ancora, ma è ancora fuorigioco. Riera tenta come all’andata la carta Edmilson per Matko e per l’ultimo assalto per agguantare i supplementari. Ma la Fiorentina resiste e va in semifinale. Con finale nervoso perché Riera e Palladino quasi vengono alle mani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA