Il tecnico rossonero: “Deve diventare un’abitudine. Faccio i complimenti alla squadra, finalmente abbiamo avuto più tempo per preparare la partita, e l’abbiamo preparata bene”
Non è una novità, anche se non dovrebbe essere la normalità. Eppure, nell’ambito di una stagione da dimenticare, occorre accontentarsi di un Milan ripetutamente da rimonta, capace di sprofondare a Lecce sotto il peso di due gol – contro l’ultimo attacco del torneo e contro una squadra che in casa non segnava dal 21 dicembre – ma sufficientemente determinato da infilarne tre in tredici minuti. La vittoria non autorizza in alcun modo il ritorno della parola Champions nei discorsi a Milanello ma, in vista delle ultime dieci curve di campionato e soprattutto del derby di Coppa Italia in semifinale, può avere una valenza importante: la voglia di ribellarsi al proprio destino gramo e la capacità di riuscirci.
equilibrio
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Sergio Conceiçao finalmente, dopo tre sconfitte di fila, può abbozzare un timido sorriso – nulla di più, ci mancherebbe – al termine di una settimana funestata dalle turbolenze del suo (ex) portavoce e dall’incertezza sul posto di lavoro: se il Milan fosse caduto anche in Puglia, avrebbe potuto succedere di tutto. “Questa settimana abbiamo finalmente avuto più tempo per preparare la partita, e l’abbiamo preparata bene. Abbiamo creato occasioni, fatto due gol poi annullati, eppure ci siamo ritrovati sotto. Nella ripresa non siamo entrati come avremmo dovuto, dopo il loro secondo gol sembrava molto difficile poterla ribaltare. Ho inserito giocatori offensivi, sempre cercando di mantenere l’equilibrio, e alla fine è andata bene. Faccio i miei complimenti, abbiamo avuto un atteggiamento corretto che mi è piaciuto molto. Oggi la nostra pressione sull’avversario è stata più alta, fatta meglio. I ragazzi hanno carattere ma bisogno buttarlo fuori tutti i giorni, deve diventare un’abitudine”.
