Un gol e un assist nelle ultime due partite. Quattro punti in saccoccia e il Como che mette un altro mattoncino per la salvezza. Mergim Vojvoda è l’uomo del momento. E domenica al Sinigaglia arriva il Torino, la sua ex squadra. Il difensore kosovaro è arrivato alla corte di Fabregas alla fine del mercato di gennaio per 2,5 milioni di euro, con un contratto con il club granata in scadenza a giugno. Ha indossato la maglia del Torino per quattro stagioni e mezzo: 135 presenze in tutte le competizioni, con 3 reti e 15 assist. Il suo inserimento al Como è stato condizionato da un infortunio al polpaccio risalente al suo ultimo periodo in granata: è entrato nel recupero contro il Napoli il 23 febbraio, poi ha fatto una mezzora a Roma e ha preso un cartellino che lo ha portato alla squalifica. In panchina a San Siro contro il Milan, ha giocato la prima da titolare in biancoblù il 29 marzo contro l’Empoli, quando ha fornito l’assist per il vantaggio di Douvikas, poi vanificato dal gol di Kouamé. Il bis la settimana scorsa a Monza nella ripresa, con un missile di destro che si è insaccato sotto la traversa: 3-1 e vittoria in cassaforte.
Duttilità
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Fabregas aveva detto di essersene innamorato calcisticamente nella partita di andata all’Olimpico Grande Torino, il 25 ottobre, dove il Como ha perso 1-0. Vojvoda era entrato a inizio ripresa al posto di Walukiewicz. Grande impatto sulla gara, prezioso nelle due fasi. La sua duttilità è la caratteristica principale che ha indotto il Como a prenderlo, anche per il mancato acquisto di un difensore centrale: come con Smolcic, si è puntato ad avere terzini destri in grado di adattarsi in mezzo. Poi se arrivano anche assist e gol è tutto di guadagnato.