Fuori Holm, se la gioca col veterano De Silvestri. E giovedì c’è il suo Milan
Calabria coast to coast, quanti giri fa il pallone. Il viaggio con il Milan di Davide Calabria era finito un pomeriggio contro il Parma. Una lite con Sergio Conceicao in mondovisione, le lacrime, l’addio, la nuova maglia. Un turbine di emozioni, una nuova vita. E domani, a Parma, l’avventura di Calabria con il Bologna potrebbe finalmente prendere il via. Togliamo l’esordio (3’ contro il Torino, poca roba), quella del Tardini può essere la prima da titolare per il terzino. Una serie di coincidenze (s)fortunate. L’infortunio di Holm ha messo Vincenzo Italiano nelle condizioni di fare la conta. E a forza di contare sono rimasti in due: Calabria e De Silvestri. Il secondo è un veterano, mai domo e sempre pronto all’uso. Ma è Calabria che non vede l’ora di prendere in mano il suo nuovo destino vestito di rossoblù. Quella contro il Parma si manifesta dunque come una chance, una partita che può aprirgli le porte della titolarità. Sta bene, scalpita, vuole il ruolo da protagonista in una stagione che deve ancora dirci molto sul Bologna e le sue ambizioni. A proposito. Ieri l’ad Claudio Fenucci è intervenuto alla conferenza di Bimbo Tu: “Ranking europeo? Pensiamo al Parma. Coppa Italia? Sarebbe bello continuare a cullare il sogno di vincere una competizione”. Fenucci ha espresso felicità per il rinnovo del contratto di Sartori: “Non c’erano dubbi sul fatto che saremmo andati avanti, lo stesso vale per Di Vaio”.
destino
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Siccome il destino ti sorprende sempre, affacciato all’orizzonte c’è però un altro match di interesse per Calabria: il recupero di campionato, al Dall’Ara, contro il Milan. Il Diavolo ci ha messo lo zampino, diciamo. E Calabria è pronto a scontrarsi con il recente passato. Finito tra urlacci in campo. Rewind: il Milan aveva vinto contro il Parma in rimonta. Al triplice fischio Conceicao era corso in campo a muso duro contro Calabria. Mezza rissa, parapiglia, stupore generale. Calabria a fine partita gettò acqua sul fuoco: “Un malinteso tra noi due, l’adrenalina era alta. Ma ci siamo chiariti. Chiedo anche scusa. Non sarà la prima né l’ultima volta che si vedono certe cose nel calcio”. Invece è stata l’ultima, pochi giorni dopo Calabria ha fatto le valigie e ha lasciato Milanello. Più tardi il neo difensore del Bologna dirà che a Milano “si erano create situazioni spiacevoli”. Bologna, insomma, è diventata per lui un nuovo, brillante inizio. Panchina contro l’Atalanta (in Coppa Italia), una manciata di minuti contro il Torino, e adesso questa attesa contro il Parma che può concretizzarsi con una maglia da titolare. Per poi puntare al Milan, già un duello a colpi di rivalsa.
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ambizioni
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A Bologna attendono Calabria con curiosità. Non solo perché è un ragazzo dall’aria seria, preparato, forte, capace di buone giocate. Ma perché l’esperienza al Milan, il suo bagaglio a mano, può essere un valore aggiunto per il club rossoblù. La caccia all’Europa bis passa anche da giocatori come Calabria, figli di un calcio da grandeur che possono far sbocciare sogni anche in altri posti, posti come Bologna. A 28 anni Calabria è più di un calciatore esperto, e lo dicono i numeri: 272 presenze con il Milan (più le giovanili, contano anche quelle) tra coppe, derby, grandi sfide. E poi la nazionale, che non guasta. La partita contro il Parma può essere una partenza, la successiva contro il Milan può diventare un bel viaggio. Il calcio poi non sai mai dove ti porta.
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