Spesso ai margini e criticato, dato in partenza a fine stagione, l’albanese è tornato a sorridere dopo il rigore con cui i nerazzurri hanno piegato l’Hellas: “Ora testa al Barcellona”
Il ragazzo col grembiule sa cosa si prova a rialzare la testa dopo aver seminato piatti rotti. Kristjan Asllani è tornato a sorridere a San Siro dopo una manciata di nottate dalla luna storta. Il samaritano Zielinski gli ha lasciato battere il rigore, lui ha graffiato l’Hellas calciando all’angolino e i compagni l’hanno sommerso di abbracci, mentre Calhanoglu, l’uomo da cui assorbe ogni giorno consigli di regia, ha alzato i due pollici in tribuna. “Non importa chi gioca – ha dichiarato Asllani a fine partita -, siamo un grande gruppo. E ora testa al Barcellona: sarà la partita più importante dell’anno”.
reazione
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A Buti, l’isola felice vicino Empoli dov’è nato e cresciuto, l’adolescente Kristjan volava tra i tavoli col suo grembiule durante le sagre, quindi sa che dopo un piatto rotto bisogna rimboccarsi le maniche. Non giocava dall’inizio dalla semifinale di Coppa Italia persa contro il Milan. Un 3-0 senz’alibi dov’era uscito martoriato, deluso, fiaccato da una cinquantina di minuti di scelte sbagliate e qualche fischio. Il leitmotiv della sua storia nerazzurra è chiaro: nelle sfide decisive, di livello più alto, spesso stecca. Quest’anno Inzaghi gli ha dato fiducia dall’inizio in 14 occasioni tra campionato, Coppa Italia e Champions, dov’è partito titolare contro Sparta Praga, Monaco e Feyenoord. L’ha difeso dopo il fallo subito in finale di Supercoppa – quello che ha portato al gol che ha riaperto la partita – e anche in sala stampa: “Lo criticate troppo, ma le sue scelte sono lucide e si fa sempre trovare pronto”. Come stasera.
futuro
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Asllani è uno dei volti che potrebbe salutare Appiano a fine stagione. A settembre ha rinnovato fino al 2028, ma all’Inter resta la riserva di Calhanoglu. Potrebbe dire arrivederci dopo il Mondiale per Club per giocare di più in un altro lido, magari da titolare fisso. Al momento, però, i pensieri del 21 sono a tinte blaugrana: “Nel calcio non si sa mai cosa può succedere. In campionato mancano tre partite, ora il nostro obiettivo è arrivare in finale di Champions”. Intanto ha piegato il Verona con un rigore e ha permesso all’Inter di tornare a -3 dal Napoli. I piatti, almeno stavolta, sono stati risistemati.
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