L’infortunio al ginocchio è ormai alle spalle: i giallorossi possono ora contare su una garanzia in più per questo finale di campionato
Il Lecce ha ritrovato il pilastro Kialonda Gaspar al centro della difesa per lanciarsi nella lunga volata per la salvezza. Con il rientro contro la Roma del nazionale angolano dopo circa tre mesi e mezzo a causa dell’infortunio al ginocchio, la squadra guidata da Marco Giampaolo (+2 sulla zona retrocessione) può contare su qualche certezza in più in questo finale di campionato. A partire proprio dall’importante sfida-salvezza di domani contro il Venezia al Via del Mare.
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All’appuntamento si presenta un Lecce che vuole svoltare dopo le cinque sconfitte di fila e con due punti conquistati nelle ultime sette gare (due pareggi per 0-0 contro Bologna e Monza). “Non abbiamo paura”, ha dichiarato ieri Gaspar. “Ci presentiamo alla sfida contro il Venezia e dobbiamo lasciarci alle spalle la serie di cinque risultati negativi. Bisogna pensare a concentrarsi, restando focalizzati e determinati in quello che è l’obiettivo finale della permanenza“.
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Mancano otto gare al termine della stagione, ma il nazionale angolano non ha dubbi sul peso del match contro i lagunari: “Tutte le sfide sono importanti, ma questa lo è ancora di più perché ci troviamo ad affrontare un avversario in uno scontro diretto. Sarà la prima delle tante finali”, ha sottolineato il centrale difensivo di Dundo, 1 gol in 35 presenze con l’Angola. “Sarà importante fare un buon risultato, sia per quanto riguarda gli obiettivi della squadra sia per quelli personali. Sarà una partita difficile con tanti duelli fisici”.
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Il Lecce è la squadra meno prolifica in campionato ed è alla ricerca di gol alternativi, visto che a segnare le 21 reti sono stati solo gli elementi dell’attacco capitanati da Krstovic (10 reti). Eppure è stato proprio Gaspar a firmare il primo gol stagionale del Lecce nella sfida di coppa Italia contro il Mantova (2-1). “Le statistiche esprimono dei dati”, ha analizzato il difensore ex Estrella Amadora. “Noi dobbiamo pensare soltanto a difendere e attaccare per raggiungere il nostro obiettivo che è quello di far gol”.
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