Giochiamo neanche 72 ore dopo, è troppo anche per me che non scendo in campo

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Il tecnico si sfoga ed attacca il calendario: domani già in campo contro il Villarreal. La risposta all’Atletico sulle polemiche per il rigore

Nemmeno 72 ore di riposo. Il Real Madrid ha concluso l’Euroderby con l’Atletico a mezzanotte di mercoledì… e giocherà di nuovo domani alle 18.30 contro il Villarreal. Un tour de force che scatena la rabbia di Ancelotti. Mai come in questa stagione il tecnico emiliano ha mostrato l’altro volto del suo carattere calmo e rassicurante. Dalle polemiche con gli arbitri alle critiche interne fino agli attacchi alla Lega è una corsa ad ostacoli per sir Carlo.

La rabbia di Ancelotti

Saranno passate solo 67 ore dal fischio di Marciniak quando le merengues scenderanno in campo per la giornata di Liga e ad Ancelotti non sta proprio bene. Raro vederlo così arrabbiato: “Non capisco, il minimo è 72 ore; La priorità sono i soldi, i diritti televisivi, non il recupero dei giocatori. È stata una stagione stressante e la causa è il calendario . Da gennaio non ci siamo fermati un solo momento, giochiamo ogni tre giorni… la partita di domani potrebbe essere la numero 21-22. È troppo; anche per me che non gioco. Perché preparando una partita ogni tre giorni… i giocatori non hanno tempo per recuperare. Non è possibile”.

“Ma… questo è il calendario che esiste… e si spera che un giorno possa essere cambiato. Il recupero dei giocatori, che è la cosa più importante, finisce per essere l’ultima cosa a cui pensano. A rischio di lesioni.

La difesa di Vinicius

Si vedrà obtorto collo un Real diverso: “Domani dovremo fare uno sforzo straordinario . Non possiamo avere l’energia e la freschezza di cui abbiamo bisogno perché non abbiamo avuto abbastanza tempo per recuperare… ma possiamo portare qualità, un buon atteggiamento e giocare una partita intelligente “.

Vinicius ci sarà e Ancelotti lo difende dalle critiche: “Gli abbiamo dato un altro giorno di riposo, perché era ancora molto stanco. Domani sarà al completo e disponibile ad aiutarci. Non ha alcun problema, è solo un po’ stanco. Lui è indiscutibile. Può darsi che abbia delle partite migliori o peggiori, ma per me è indiscutibile. Se a volte non gioca bene o commette errori… non discuto. Niente. È stato così importante per questo club che non posso discutere”.

La regola del doppio tocco sul rigore

Si torna sulle polemiche di Champions e sul trambusto per il doppio tocco di Julián Alvarez dal dischetto: “Non avevo notato tutto questo ‘trambusto’. Per noi la partita è finita. Siamo contenti di essere ai quarti di finale e di tutto ciò che circonda questa partita… Se cambierei la regola del doppio tocco? Non ho idea di cosa farei, perché non mi trovo in quel “posto”. Ma questa regola esiste e deve essere rispettata. Courtois si è detto stanco del vittimismo dell’Atletico? Questa è la sua opinione, chiediglielo”.

Infine Ancelotti rivendica ancora una volta un traguardo: “Quello che ho pensato in questi giorni è che, nonostante tutte le difficoltà, siamo a marzo a combattere nelle tre competizioni più importanti: la Champions League, la Liga e la Coppa del Re. Siamo lì, a combattere. E questo non era accaduto negli ultimi tre anni. Perché nella prima stagione dopo il mio ritorno, l’Athletic ci ha eliminato dalla Coppa a gennaio, nella seconda eravamo lontani dal campionato e nella terza, l’anno scorso, abbiamo perso anche la Coppa a gennaio. E ora, per la prima volta, giungiamo alla pausa di marzo nella lotta per i tre. Questo è molto buono. Ovviamente dobbiamo migliorare, possiamo fare meglio, ma stiamo andando bene”

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