Le cifre di quello che hanno incassato, con la classifica attuale, le italiane in base ai criteri e le nuove Uefa per questo nuovo format. E quanto hanno perso le tre italiane escluse ai playoff
Non commette errori l’Inter, quando si tratta di Champions League e la vittoria sul Feyenoord anche al ritorno conferma lo stato di salute della squadra di Simone Inzaghi e l’obiettivo, ambizioso, ma probabile di proseguire. Il prossimo avversario sarà il Bayern Monaco, che non cederà nulla e promette lo spettacolo atteso da parte dei tifosi.
La società nerazzurra, intanto, può godersi risultato e introiti già garantiti con l’obiettivo centrato da parte della squadra, rimasta l’unica italiana ancora in lizza dopo l’esclusione, a tratti grottesca, della Juventus e di Milan, Atalanta e Bologna che non sono riuscite a emulare l’impresa, e la qualità, dimostrata dalla compagine interista.
Quanto vale la Champions League 2024/2025
L’Inter è qualificata ai quarti e davanti a sé avrà il Bayern Monaco che affronterà in Baviera all’andata, prevista da calendario a inizio aprile. Proviamo a fare il punto sulla questione, dopo aver affrontato già il tema introiti in precedenza, per l’edizione Champions 2024/2025.
L’Inter in virtù dell’inviabile quarta posizione raggiunta in classifica generale, aveva consentito al club nerazzurro di vedere già virtualmente in cassa 90 milioni, più i 2,1 per la precisione della vittoria sul Monaco e premi legati al ranking, raggiunti all’ultima giornata di Phase League.
La qualificazione ai quarti del club nerazzurro vale 12,5 milioni di euro, che va a sommarsi al totale di quanto già guadagnato dai risultati raggiunti, pari a un totale di quasi 100 milioni di euro.
Che cosa cambia con il nuovo format: quote, bonus e value
Come già approfondito a inizio stagione, la nuova formula ha garantito una maggiore ricchezza complessiva al torneo: il format studiato, oltre a una spettacolarizzazione che rende forse più avvincente la competizione, regala un fatturato di quasi 4 miliardi e mezzo e un montepremi di 2,5 miliardi per le 36 finaliste. Le entrate per i club verranno divise secondo la ripartizione sotto e il totalone, quindi, sarà un mix di queste evidenze:
- Il 27,5% (670 milioni di euro) sarà destinato alle quote di partenza;
- Il 37,5% (914 milioni di euro) sarà destinato ai bonus per i risultati e i passaggi dei turni;
- Il 35% (853 milioni di euro) sarà destinato al nuovo pilastro “value”, che racchiude market pool e ranking storico;
Ciascuno dei 36 club qualificati per la fase iniziale riceverà 18,62 milioni di euro (premio in crescita rispetto a quello dell’edizione precedente che era di 15,64 milioni). La quota è suddivisa in un acconto di 17,87 milioni di euro e un saldo di 750.000 euro.
Quanto valgono bonus vittoria e pareggi
Il bonus vittoria a cui accennavamo sopra, deriva dal risultati di ogni singola sfida delle 8 partite della fase iniziale: 2,1 milioni per ogni vittoria e 700 mila euro per ogni pareggio. Gli importi non distribuiti (700.000 euro per pareggio) verranno raggruppati e ridistribuiti tra i club che partecipano alla fase a gironi in misura proporzionale alla classifica finale della fase a girone unico, da quel che si evince dal regolamento e relativa circolare Uefa.
È previsto, inoltre, un bonus legato alla classifica della fase a 8 giornate: ogni club riceverà una somma basata sul suo posizionamento in classifica. L’importo totale per questo bonus sarà diviso in 666 quote uguali e il valore iniziale di ogni quota sarà di 275 mila euro. La squadra che arriverà all’ultimo posto riceverà solo una quota (275 mila euro, appunto); una quota verrà aggiunta a ogni posizione, quindi la prima riceverà 36 quote.
Eventuali risparmi derivanti dai pareggi nella fase a gironi aumenteranno proporzionalmente il valore iniziale dei premi per ogni posizione. Oltre ai bonus per la classifica, le prime 8 classificate (Inter inclusa) hanno incassato altri 2 milioni, mentre dalla 9^ alla 16^ hanno ricevuto da questo risultato 1 milione.
Quanto guadagna l’Inter
Entriamo nel dettaglio. Nel calcolo di quanto incassato fino ai quarti dall’Inter, si comprendono il bonus partecipazione (uguale per tutti e che ha portato nelle casse delle italiane 18,62 milioni) al premio per la posizione nella classifica unica (quarta per i nerazzurri e valso 9,7 milioni), senza dimenticare i bonus per ogni vittoria e pareggio.
Infine, si inserisce anche il cosiddetto pilastro “value” – un nuovo segmento pensato dalla Uefa per unire i ricavi dal market pool (mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico/decennale. Per l’Inter, dunque, ci sarebbe da considerare un valore di circa 31 milioni di euro circa. La somma viene divisa in due parti: quella “europea” – legata al mercato dei diritti tv del continente, distribuita in base a un ranking creato utilizzando la media tra il peso del singolo mercato nazionale e il ranking Uefa su cinque anni; e poi la parte “non europea” – legata al ranking storico/decennale.
Quasi 100 milioni
Con la vittoria sul Feyenoord (che da sola vale il bonus di 12,5 milioni) e il passaggio diretto ai quarti, l’Inter guadagna quasi 100 milioni di euro circa di incasso totale.
I nerazzurri possono vantare, oltre alla quota fissa di partecipazione (18,6 milioni), anche il bonus in classifica (9,7 milioni), bonus risultati (13,3 milioni), bonus per il quarto posto (2 milioni), bonus ottavi e bonus quarti (rispettivamente 11 e 12,5 milioni) e oltre 25 milioni derivanti dal market pool tra quota europea e non europea.
La somma di queste voce, come già visto in precedenza per la qualificazione agli ottavi, sfiora i 100 milioni che premia la strategia dell’Inter e suscita, ancora oggi, qualche rammarico in più per le altre italiane che si sono fermate.